Apertura di Credito in c/c2017-04-03T11:46:28+02:00

Tribunale di Taranto, 27 ottobre 2023, n. 2559, Est. Casarano

Tribunale di Taranto, 27 ottobre 2023, n. 2559, Est. Casarano

Conto corrente – usura genetica – utilizzo tasso effettivo per confronto – tassi soglia oltre fido

“Senonché al fine di determinare il tasso effettivo praticato occorre aver riguardo non al tasso nominale ma a quello effettivo, al lordo cioè della capitalizzazione trimestrale; il TAE, quindi, non assume rilievo puramente informativo come sostenuto dalla difesa della banca, secondo la quale tanto si evincerebbe dall’art. 6 (Trasparenza contrattuale) della Delibera C.I.C.R. del 9 febbraio 2000, il quale recita che “Nei casi in cui è prevista una capitalizzazione infrannuale viene inoltre indicato il valore del tasso, rapportato su base annua, tenendo conto degli effetti della capitalizzazione”

(…)

Per il periodo pregresso, e quindi per il contratto del 2005 in esame, proprio perché non c’era alcun distinguo in materia, la banca nel fissare le condizioni doveva sapere che allora il tasso soglia valeva sia per le operazioni intra fido sia per quelle extra fido; quindi anche per gli scoperti avrebbe dovuto tenersi sotto il tasso soglia.

(…)

Beninteso ricorre usura genetica anche quando, come nel caso del contratto del 2005, si rinvia implicitamente al tasso fissato in precedente fonte negoziale, posto che si finisce pur sempre con il farlo rientrare nel nuovo regolamento contrattuale voluto.”

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Cassazione Civile, 6 novembre 2023, n. 30850, Pres. De Chiara, Rel. Valentino (ordinanza)

Cassazione Civile, 6 novembre 2023, n. 30850, Pres. De Chiara, Rel. Valentino (ordinanza)

Conto corrente – rideterminazione saldo – affidamento bancario – illegittimità addebito

“In tema di conto corrente bancario, il correntista ha interesse all’accertamento giudiziale, prima della chiusura del conto, della nullità delle clausole anatocistiche e dell’entità del saldo parziale ricalcolato, depurato delle appostazioni illegittime, con ripetibilità delle somme illecitamente riscosse dalla banca, atteso che tale interesse mira al conseguimento di un risultato utile, giuridicamente apprezzabile e non attingibile senza la pronuncia del giudice, consistente nell’esclusione, per il futuro, di annotazioni illegittime, nel ripristino di una maggiore estensione dell’affidamento concessogli e nella riduzione dell’importo che la banca, una volta rielaborato il saldo, potrà pretendere alla cessazione del rapporto (…)”.

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Tribunale di Salerno, 3 novembre 2023, n. 4891, Est. Ricciardi

Tribunale di Salerno, 3 novembre 2023, n. 4891, Est. Ricciardi

Conto corrente – anatocismo – clausola di reciprocità – interessi attivi irrisori – nullità capitalizzazione trimestrale

“la clausola va comunque dichiarata nulla, pur nel regime di reciprocità; che, peraltro, la reciprocità è del tutto fittizia, in quanto sono previsti tassi talmente bassi e irrisori, per cui essi sono del tutto erosi dalle spese e commissioni; che, inoltre, occorrerebbero saldi attivi molto alti per generare interessi; che, pertanto, può parlarsi di vera reciprocità solo quando, a parità di condizioni, si generano interessi sia dal lato attivo che da quello passivo del rapporto; che ciò non accade nella presente fattispecie, ove modeste esposizioni debitorie generano interessi passivi, mentre modesti saldi attivi non generano alcun interesse attivo; che, infine, molti rapporti di c/c bancario, oggi, non prevedono la corresponsione di interessi attivi, così da relegare il rapporto quasi al rango di un deposito irregolare;

che, pertanto, va accolta la ipotesi formulata dal c.t.u. che prevede la capitalizzazione semplice, ritenuto che la clausola attuativa della delibera CICR, per come concepita dalla banca, in realtà, non comporta una effettiva reciprocità di riconoscimento degli interessi attivi e passivi, così da tradire lo spirito della norma, voluta dal legislatore al fine di perequare le posizioni delle parti e di attenuare quella della banca contraente forte del rapporto;”

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Tribunale di Firenze, 26 settembre 2023, n. 2728, Est. Castagnini

Tribunale di Firenze, 26 settembre 2023, n. 2728, Est. Castagnini

Conto corrente – assenza forma scritta contratto – tasso legale – anatocismo

“In considerazione dell’assenza di un contratto in forma scritta prima del 12.12.2013, essendo il rapporto antecedente al 9.7.1992 (…), il CTU ha provveduto correttamente a ricalcolare il rapporto con applicazione degli interessi al tasso legale ex art. 1284 c.c. così come ha escluso tutte le commissioni e spese rendicontate negli estratti conto e non pattuite per iscritto (…)

In merito all’anatocismo si osserva che il primo contratto scritto risale al 13.12.2013 per cui la capitalizzazione trimestrale degli interessi è senz’altro illegittima per il periodo precedente (Cass. SS.UU., 21095/2004 e n. 24418/2010). In ogni caso, la giurisprudenza di legittimità si è oramai orientata nell’escludere la validità dell’adeguamento successivo alla delibera CICR del 30.6.2000 mediante la sola pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e comunicazione delle nuove condizioni risultando necessario, a seguito della declaratoria di illegittimità costituzionale dell’art. 25 d.lgs 342/1999, una specifica pattuizione scritta bilaterale (…)

Anche nel contratto del 13.12.2013 non si rinviene tuttavia una valida pattuizione conforme ai criteri posti dalla delibera CICR del 2000 in quanto è indicata soltanto la periodicità di addebito degli interessi passivi (trimestrale) ma non di quelli attivi. Né la clausola di capitalizzazione trimestrale risulta comunque specificatamente approvata per iscritto come imposto dall’art. 6 della Delibera.”

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Collegio di coordinamento ABF, 3 luglio 2023, n. 6781, Pres. Maugeri, Rel. D’Atri

Collegio di coordinamento ABF, 3 luglio 2023, n. 6781, Pres. Maugeri, Rel. D’Atri

Conto corrente – ius variandi – modifica ex art. 118 TUB – clausola “a zero” – illegittimità

“Ai fini della valutazione della legittimità della modifica unilaterale, per come declinata dall’art. 118 TUB, occorre tener conto del concreto assetto di interessi che le parti hanno voluto fissare nello specifico regolamento contrattuale. Pertanto, ove la valorizzazione a zero di un costo sia indicativa di un servizio non fornito dall’intermediario, la relativa modifica unilaterale ex art. 118 TUB equivale all’inserimento di una nuova clausola originariamente non prevista dal contratto. Quest’ultima, in quanto tale, è illegittima.”

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Cassazione Civile, 28 settembre 2023, n. 27545, Pres. Scarano, Rel. Gianniti (ordinanza)

Cassazione Civile, 28 settembre 2023, n. 27545, Pres. Scarano, Rel. Gianniti (ordinanza)

Conto corrente – usura – tassi ultralegali sopraggiunti – indebiti – principio generale di buona fede

“Dando seguito al dictum delle Sezioni Unite, occorre qui affermare che: <<i saggi di interesse usurari che non siano stati pattuiti originariamente, ma siano sopraggiunti in corso di causa costituiscono in ogni caso importi indebiti. Il creditore che voglia interessi divenuti nel corso del rapporto in misura ultra legale pretenderebbe per ciò stesso l’esecuzione di una prestazione oggettivamente sproporzionata: il suo comportamento sarebbe contrario al generale principio di buona fede contrattuale, che impone alle parti comportamenti collaborativi, anche in sede di esecuzione del contratto>>. 

Ne consegue che la sentenza impugnata deve essere cassata nella parte in cui la corte territoriale ha rigettato le conclusioni degli attori in opposizione, che erano dirette a portare in compensazione gli importi eccedenti la soglia di usura: invero, è illegittima la pretesa della banca in relazione all’importo (individuato dal ctu) eccedente la soglia di usura, anche se i saggi di interesse usurario sono sopraggiunti in corso di rapporto.”

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Tribunale di Foggia, 31 agosto 2023, n. 2118, Est. Pellecchia

Tribunale di Foggia, 31 agosto 2023, n. 2118, Est. Pellecchia

Conto corrente – domanda accertamento negativo – conto aperto – eccezione prescrizione – inammissibilità

“(…) in relazione a rapporti non ancora chiusi, sussiste indubitabilmente l’interesse della correntista a spiegare una domanda di accertamento negativo del credito, tesa segnatamente ad ottenere la declaratoria di nullità di determinate clausole contrattuali e, conseguentemente, lo storno delle somme eventualmente addebitate in base a clausole nulle.

(…)

la rideterminazione del saldo ancora aperto prescinde del tutto dall’eventuale maturazione del termine prescrizionale, ponendosi soltanto in caso di domanda di ripetizione, perché solo una volta chiuso il conto e ricostruito l’intero rapporto può dirsi se un versamento effettuato dal correntista integri una rimessa solutoria o ripristinatoria e se dunque sia possibile la ripetizione (…)”.

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ABF Collegio di Roma, 2 febbraio 2023, n. 1023

ABF Collegio di Roma, 2 febbraio 2023, n. 1023

Conto corrente – spese per anticipazioni SBF – art. 117 bis TUB – anatocismo – legge di stabilità

“Il Collegio accerta l’illegittimità delle spese addebitate in violazione dell’art. 117 bis del TUB a partire dal terzo trimestre 2012 al secondo trimestre 2021, nonché degli interessi anatocistici addebitati dal 1° gennaio 2014 al 30 settembre 2016. Dispone che l’intermediario ne riaccrediti l’importo con giusta valuta e provveda al ricalcolo del saldo.”

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Tribunale di Bari, 14 settembre 2023, Est. Napoliello (ordinanza)

Tribunale di Bari, 14 settembre 2023, Est. Napoliello (ordinanza)

Mutuo – usura – penale risoluzione – inclusione – maggiorazione costo regime composto – quantificazione

“(…) Nell’indicazione dei tassi applicati: 1. 1) includa eventuali compensi di mediazione percepiti dai soggetti intermediari; la commissione/penale di risoluzione per inadempimento (connessa cioè all’omesso pagamento delle rate di mutuo);

(…)

Nel caso di finanziamento/mutuo con ammortamento c.d. alla francese verifichi se lo sviluppo del predetto ammortamento sia avvenuto con applicazione del regime composto ovvero con applicazione del regime semplice. Nel caso di applicazione del regime composto determini l’eventuale maggior esborso a carico del mutuatario.”

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Tribunale di Verona, 13 settembre 2023, n. 1699, Est. Ghermandi

Tribunale di Verona, 13 settembre 2023, n. 1699, Est. Ghermandi

Conto corrente – prescrizione – verifica rimesse solutorie – utilizzo saldo rettificato – valute d’uso illegittime

“Dovrà poi aversi riguardo, ai fini della concreta individuazione della natura solutoria o ripristinatoria, non al “saldo banca”, bensì al “saldo rettificato”, ossia alla movimentazione del rapporto epurata dalle poste illegittime.

(…)

Quanto poi al calcolo delle valute, deve parimenti ritenersi nulla, stante la sua genericità, l’indicazione “Valute d’uso” contenuta nel contratto di conto corrente. In mancanza di altra valida pattuizione relativa ai “giorni valuta”, deve dunque dirsi fondata anche l’eccezione attorea di illegittimità di meccanismi di computo della valuta in data diversa da quella di esecuzione dell’operazione, con conseguente ricalcolo del conto per data contabile, come da CTU.”

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Tribunale di Cremona, 10 agosto 2023, n. 429, Est. Corini

Tribunale di Cremona, 10 agosto 2023, n. 429, Est. Corini

Conto corrente – anatocismo – cms – usura originaria – formula TAEG costo del credito

“Pertanto ritiene questo giudice che la verifica del T.E.G. dei contratti di conto corrente debba essere necessariamente effettuata alla luce della norma imperativa di cui all’art. 644, comma 4, c.p., che valorizza a fini usura il costo globale del credito, rispetto alla quale è coerente la formula del T.A.E.G., come confermato dal recepimento della direttiva testé menzionata.
Non può essere utilizzata la formula BDI, per tutte le ragioni sopra riportate.”

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Tribunale di Siena, 30 agosto 2023, Est. Serrao (ordinanza)

Tribunale di Siena, 30 agosto 2023, Est. Serrao (ordinanza)

Conto corrente – prescrizione – rimesse solutore – utilizzo saldo rettificato

“(…) la ricerca dei versamenti di natura solutoria deve essere affrontata attraverso un iter procedurale che vede, in via preliminare, l’individuazione e la cancellazione dal saldo di tutte le competenze illegittime applicate dalla banca e dichiarate nulle dal giudice di merito e solo successivamente, avendo come riferimento tale saldo rettificato si potrà procedere con l’individuazione della parte solutoria di ogni singolo versamento effettuato dal correntista nel corso del rapporto contrattuale di conto corrente con apertura di credito o comunque scoperto e che Pertanto, il dies a quo della prescrizione della condictio indebiti di cui all’art. 2033 c.c., decorrerà solo per quella parte della rimessa sul conto corrente che supererà il limite del fido dopo aver rettificato il saldo (…)”

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Corte di Cassazione, Sez. I. civ., ordinanza n. 18559 del 30 giugno 2023 – Rel. G. Dongiacomo

Corte di Cassazione, Sez. I. civ., ordinanza n. 18559 del 30 giugno 2023 – Rel. G. Dongiacomo

Conto corrente – commissione massimo scoperto non pattuita – conto corrente intercorso tra le parti anteriore all’entrata in vigore dell’art. 2 bis del d.l. n. 185/2008 – comparazione del tasso effettivo globale d’interesse praticato e della commissione di massimo scoperto eventualmente applicata – separata comparazione del tasso effettivo globale (TEG) degli interessi praticati in concreto e della commissione di massimo scoperto (CMS) eventualmente applicata – ordine esibizione ex art. 210 c.p.c. – inottemperanza da parte della banca

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Cassazione Civile, 4 luglio 2023, n. 18910, Pres. Di Marzio, Rel. Valentino (ordinanza)

Cassazione Civile, 4 luglio 2023, n. 18910, Pres. Di Marzio, Rel. Valentino (ordinanza)

Conto corrente – onere prova correntista – deposito estratti conto periodici – saldo negativo primo estratto conto disponibile

“Nei rapporti di conto corrente bancario, il correntista che agisca in giudizio per la ripetizione di danaro, che afferma essere stato indebitamente corrisposto all’istituto di credito nel corso dell’intera durata del rapporto – sul presupposto di dedotte nullità di clausole del contratto di conto corrente o per addebiti non previsti in contratto – è onerato della prova degli avvenuti pagamenti e della mancanza di una valida “causa debendi” mediante deposito degli estratti periodici di tale conto corrente, riferiti all’intera durata del rapporto, con la conseguenza che, qualora egli depositi solo alcuni di essi, da un lato non adempie a detto onere per la parte di rapporto non documentata e, dall’altro, tale omissione non costituisce fatto impediente il sollecitato accertamento giudiziale del dare e dell’avere fra le parti, a partire dal primo saldo dal cliente documentalmente riscontrato (da ultimo Cass., n.35979/2022). Anche su tale aspetto la Corte fa riferimento alla CTU che, nonostante abbia utilizzato il solo saldo negativo risultante dal primo estratto conto disponibile, ha escluso l’esistenza di un credito a favore della ricorrente.”

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Tribunale di Pescara, 18 luglio 2023, Est. Ursoleo

Tribunale di Pescara, 18 luglio 2023, Est. Ursoleo

Conto corrente – onere prova banca – anticipi fatture – capienza conto corrente ordinario

“In altri termini, la convenuta non ha provato la fondatezza della pretesa creditoria, non essendo possibile stabilire, a fronte degli addebiti annotati sul conto per estinzione anticipo fatture, come e perché le fatture azionate non abbiano trovato copertura per incapienza del c/c 313, che alla data dell’estinzione presentava un unico saldo, quindi anche inerente le operazioni di anticipazione fatture, e in relazione al quale, con sentenza passata in giudicato, era stato accertato che il saldo debitore per la correntista è pari ad € 13.066,83.

Pertanto, la domanda di pagamento proposta dalla Banca, per l’importo riguardante le fatture asseritamente non rimborsate, va rigettata.”

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Cassazione Civile, 19 luglio 2023, Pres. Scotti, Rel. Valentino (ordinanza)

Cassazione Civile, 19 luglio 2023, Pres. Scotti, Rel. Valentino (ordinanza)

Conto corrente – anatocismo – interessi ultralegali non pattuiti – produzione parziale estratti conto – onere prova

In tema di rapporto di conto corrente bancario la mancata produzione di alcuni estratti conto da parte del correntista che agisce in ripetizione non preclude la ricostruzione dello stesso rapporto e non c’è dubbio, d’altro canto, che lo svolgimento del rapporto di conto corrente possa essere anche solo parzialmente ricostruito ed essere ugualmente oggetto di decisione nei limiti in cui, appunto, effettivamente ricostruito.

In mancanza di espressa e corretta pattuizione non sono dovuti gli interessi ultralegali e non sono dovuti neanche gli interessi anatocistici con capitalizzazione trimestrale.

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Tribunale di Catania, 12 luglio 2023, n. 3009, Est. Sciacca

Tribunale di Catania, 12 luglio 2023, n. 3009, Est. Sciacca

Conto corrente – anatocismo – cms – spese – saldo rideterminato da passivo ad attivo per il correntista

“Il consulente ha, inoltre, provveduto a rideterminare i saldi reali di entrambi i conti accertando per il conto n. 282909 un saldo “reale” finale pari a zero per come risultante dagli estratti conto della Banca in virtù del citato “ribaltamento” delle competenze nel conto corrente ordinario, mentre per il conto corrente n. 39575, a fronte di un saldo debitore da estratto conto alla data del 12.07.2019 di€ 24.857,97 -relativamente al quale la Banca aveva formulato domanda riconvenzionale- il perito ha invece calcolato un “saldo reale” rideterminato alla stessa data a favore per il correntista in € 112.924,65.

In particolare il superiore calcolo è stato effettuato per il conto n. 39575 “a) dal 06/06/1994 (data della prima operazione annotata in conto) sino al 19/01/2005, applicando i tassi di interesse convenzionalmente pattuiti (ovvero quelli risultanti dagli estratti conto, se più favorevoli per il correntista), enucleando le somme addebitate dalla Banca a titolo di c.m.s. (in quanto non specificata la modalità di computo e la base di calcolo) e a titolo di commissioni su affidamento (mai pattuite), riconducendo le altre spese nei limiti di quelle convenute, omettendo qualsivoglia capitalizzazione degli interessi ivi maturati in mancanza di idonea pattuizione di reciprocità; (…)”.

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Cassazione Civile, 22 giugno 2023, n. 17997, Pres. De Chiara, Rel. Falabella

Cassazione Civile, 22 giugno 2023, n. 17997, Pres. De Chiara, Rel. Falabella

Conto corrente – prescrizione – distinzione rimesse solutorie – utilizzo saldo rettificato

“Ciò posto, secondo la giurisprudenza di questa Corte, in tema di apertura di credito in conto corrente, ove il cliente agisca in giudizio per la ripetizione di importi relativi ad interessi non dovuti per nullità delle clausole anatocistiche e la banca sollevi l’eccezione di prescrizione, al fine di verificare se un versamento abbia avuto natura solutoria o ripristinatoria, occorre previamente eliminare tutti gli addebiti indebitamente effettuati dall’istituto di credito e conseguentemente rideterminare il reale saldo passivo del conto, verificando poi se siano stati superati i limiti del concesso affidamento ed il versamento possa perciò qualificarsi come solutorio (…)”.

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Cassazione Civile, 3 luglio 2023, n. 18664, Pres. De Chiara, Rel. Falabella (ordinanza)

Cassazione Civile, 3 luglio 2023, n. 18664, Pres. De Chiara, Rel. Falabella (ordinanza)

Conto corrente – anatocismo – delibera CICR 2000 – TAN e TAE creditori uguali – CMS – indeterminatezza

“La banca controricorrente, nella propria memoria, ha opposto che non sussisterebbe alcuna disposizione normativa che sanzioni con la nullità la clausola anatocistica che preveda una inesatta indicazione del tasso annuo effettivo (TAE). La deduzione non coglie però nel segno. Si ribadisce, al riguardo, quanto appena rilevato: le condizioni in presenza delle quali, a mente dell’art. 120, comma 2, t.u.b., può operarsi la capitalizzazione degli interessi passivi sono indicate dal CICR e la cit. delib. del 9 febbraio 2000, dopo aver stabilito che gli interessi possono produrre a loro volta interessi «secondo le modalità e i criteri indicati negli articoli che seguono» (art. 1 cit. ), ha precisato che la capitalizzazione infrannuale esige l’indicazione del «valore del tasso, rapportato su base annua, tenendo conto degli effetti della capitalizzazione» (art. 6 cit.). Una volta chiarito che l’indicazione di un tasso creditore (un tasso annuo effettivo) che non evidenzi l’incremento determinato dalla capitalizzazione non soddisfa quest’ultima condizione, è agevole comprendere che in una siffatta evenienza non risulta integrato uno dei presupposti cui l’art. 1 delib. CICR, in attuazione dell’art. 120, comma 2, t.u.b., subordina la pratica dell’anatocismo. In tal senso, non appare concludente il parallelismo operato dalla stessa banca con altri elementi, quali l’ISC (indicatore sintetico di costo) o TAEG (tasso effettivo globale): l’ISC o TAEG è un dato che definisce il costo complessivo dell’operazione di finanziamento e che non rientra tra i tassi, prezzi ed altre condizioni, la cui mancata indicazione nella forma scritta è sanzionata con la nullità ex art. 117 t.u.b. (per tutte Cass. 14 febbraio 2023, n. 4597 del 14/02/2023); il tasso annuo effettivo risultante dalla capitalizzazione degli interessi invece rappresenta, sia per gli interessi a debito del cliente che per quelli a credito, un elemento di cui è necessaria l’indicazione, pena la non attuabilità dell’anatocismo.

(…)

la Corte di appello avrebbe omesso di pronunciare sull’eccepita indeterminatezza e indeterminabilità della commissione di massimo scoperto <<senza specificare se la percentuale della stessa dovesse applicarsi sulla punta di massimo scoperto trimestrale, sulla media dell’utilizzo, sulla parte di fido non utilizzata>>. Il motivo merita accoglimento.”

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Cassazione Civile, 12 maggio 2023, n. 12993, Pres. Scotti, Rel. Campese (ordinanza)

Cassazione Civile, 12 maggio 2023, n. 12993, Pres. Scotti, Rel. Campese (ordinanza)

Conto corrente – onere prova correntista – rideterminazione saldo – estratti conto parziali

“Nei rapporti di conto corrente bancario, il correntista che agisce in giudizio per la ripetizione dalla banca di danaro che afferma essere stato a costei indebitamente dato nel corso dell’intera durata del rapporto sul presupposto di dedotte nullità di clausole del contratto di conto corrente relative alla misura degli interessi e al massimo scoperto, di applicazione di interessi in misura superiore a quella del tasso soglia dell’usura presunta, per come determinato in base alle disposizioni della legge n. 108 del 1996, nonché di addebiti di danaro non previsti dal contratto, è onerato della prova degli avvenuti pagamenti e della mancanza di una valida causa debendi mediante deposito degli estratti periodici di tale conto corrente riferiti all’intera durata del rapporto; con la conseguenza che, qualora egli depositi solo alcuni di tali estratti periodici di conto corrente, egli, da un lato, non adempie a detto onere per la parte di rapporto non documentata e, dall’altro, l’omissione non costituisce fatto impediente il sollecitato accertamento giudiziale del dare e dell’avere fra le parti del cessato rapporto a partire dal primo saldo (nella specie, a debito) dal cliente documentalmente riscontrato”

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Cassazione Civile, 15 giugno 2023, n. 17220, Pres. Genovese, Rel. Fidanzia (ordinanza)

Cassazione Civile, 15 giugno 2023, n. 17220, Pres. Genovese, Rel. Fidanzia (ordinanza)

Conto corrente – revocatoria fallimentare – data contatti affidamento – risultanze centrale rischi – inidoneità

“Nel giudizio di revocatoria fallimentare ex art. 67 comma 2° legge fall., le risultanze della Centrale Rischi sono inidonee a conferire data certa ai contratti di apertura di credito, in considerazione della natura unilaterale di tali comunicazioni che le singole banche fanno alla Centrale Rischi della Banca d’Italia, la quale non è tenuta a svolgere alcun controllo sulla verità delle informazioni inviate”

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Tribunale di Napoli, 12 giugno 2023, n. 6018, Est. Notaro

Tribunale di Napoli, 12 giugno 2023, n. 6018, Est. Notaro

Conto corrente – richiesta estratti conto ultra decennali – art. 119 TUB – accoglimento domanda

“Orbene, nel caso in esame la pretesa fatta valere dai ricorrenti con il presente giudizio troverebbe il suo fondamento non già nel comma 4 dell’art. 119 TUB, bensì nel comma 1 del citato articolo, atteso che la ricorrente ha chiesto la consegna degli estratti conto e non già di documentazione inerente le singole operazioni.

(…)

Tale previsione, prevede, dunque, un onere di rendicontazione periodico che va nettamente distinto dal diritto del cliente ad ottenere copia della documentazione concernente le singole operazioni, contemplato dal co 4 dell’art 119 TUB, e condizionato, solo questo, al mancato superamento del termine decennale ivi previsto.

(…)

Per tali ragioni sussiste il diritto della correntista ad ottenere la consegna dei documenti oggetto della domanda cautelare.”

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Corte di Appello di Perugia, sentenza del 30 gennaio 2023

Corte di Appello di Perugia, sentenza del 30 gennaio 2023

Conto corrente – azione ripetizione indebito –  scritture di raccordo – c.d. liste movimenti – estratto conto non costituisce unica fonte prova rapporto – mancanza estratti conto intermedi – saldo  partenza sempre coincidente con quello dell’estratto conto disponibile dopo l’interruzioneCMS –  foglio informativo – omissione base di computo e modalità di calcolo commissione – nullità patto –  indeterminatezza ed indeterminabilità oggetto obbligazione – commissioni disponibilità fondi – interessi moratori disciplinati dal d.lgs. n. 231 del 2002 – reciprocità del conteggio degli interessi debitori e creditoriclausole relative alla capitalizzazione degli interessi non hanno effetto se non specificamente approvate per iscritto – applicabilità dell’anatocismo anche dopo il 1.1.2014 – illegittimo accredito  interessi ad un tasso inferiore a quello di cui all’art. 117 TUB – violazione dell’art. 26 del D.P.R. n.ro 600/1973 – interessi a credito vanno riconosciuti al netto dell’imposizione fiscale

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Corte d’Appello di Venezia, 2 maggio 2023, n. 971, Pres. Taglialatela, Est. Marani

Corte d’Appello di Venezia, 2 maggio 2023, n. 971, Pres. Taglialatela, Est. Marani

Conto corrente – prescrizione – verifica rimesse solutorie – utilizzo saldo banca

“La maggioritaria giurisprudenza di merito ha difatti sottolineato come assumere quale saldo iniziale un importo già epurato dagli addebiti illegittimi, e relativi al periodo precedente, verrebbe a vanificare l’effetto della prescrizione e “la rimessa diverrebbe pagamento per le annotazioni stesse che hanno fatto lievitare il saldo in extra fido” finendo per essere impiegata in pagamento delle stesse annotazioni”.

A tale orientamento il Collegio, pur consapevole delle citate pronunce del giudice di legittimità nn.9141/20 e 3858/21, intende dar seguito.”

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Tribunale di Latina, 26 maggio 2023, n. 1214, Est. Serino

Tribunale di Latina, 26 maggio 2023, n. 1214, Est. Serino

Conto corrente – c/c attivo – prescrizione rimesse – prova affidamento – anatocismo post 2014 – usura

“(…) quanto alla prova dell’esistenza di un fido, la giurisprudenza di legittimità e di merito hanno ritenuto che il contratto di apertura di credito non richiede la forma scritta e può risultare anche da fatti concludenti (Cass. n. 85/2003; Cass. n. 3842/1996; Cass. n. 2752/1995). L’esistenza di una apertura di credito può, quindi, essere dimostrata non soltanto tramite la prova documentale della pattuizione in oggetto, ma anche tramite prove indirette.

(…)

Sul punto va condiviso l’orientamento dell’immediata applicabilità dell’art. 120 T.U.B. a far data dal 01.01.2014. L’art. 120 T.U.B. con cui veniva vietato l’addebito di interessi anatocistici passivi costituisce, infatti, disposizione immediatamente applicabile a decorrere dall’1.1.14.”

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Corte di Appello di Napoli, 10 maggio 2023, Pres. Fusillo, Rel. Elefante

Corte di Appello di Napoli, 10 maggio 2023, Pres. Fusillo, Rel. Elefante

Conto corrente – domanda di ripetizione vs domanda di rideterminazione – serie completa estratti conto – mancata produzione contratto – anatocismo

“Tuttavia ritiene la Corte che nei casi in cui venga proposta, relativamente ad un c.c. ancora attivo, una domanda di ripetizione dell’indebito, per versamenti in c.c. illegittimamente appostati negativamente dalla Banca, in virtù di condizioni contrattuali illegittime, possa ritenersi insita, in una tale domanda, altresì una domanda di rideterminazione del saldo di c.c., sicché il giudice nel pronunciare la condanna della Banca alla rideterminazione del saldo non incorra nel vizio di ultra petizione.

(…)

Nel caso di produzione documentale incompleta, dunque oltre che colmare i periodi mancanti con le scritture di raccordo, è possibile effettuare il calcolo per i singoli periodi in cui vi sia continuità documentale, partendo sempre dal saldo effettivo iniziale di ciascun periodo ed effettuando all’esito la somma algebrica dei singoli saldi parziali.

3.4. Quanto alla censura relativa alla validità dell’applicazione della capitalizzazione trimestrale in quanto il contratto era stato stipulato successivamente alla delibera CICR 2000 essa è priva di fondamento, in quanto la mancata produzione del contratto da parte della Banca non consente di accertare l’effettiva pattuizione scritta della clausola di capitalizzazione con la condizione di pari reciprocità.”

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Tribunale di Isernia, 18 maggio 2023, Est. Zarone

Tribunale di Isernia, 18 maggio 2023, Est. Zarone

Conto corrente – anatocismo – cms – spese – mancata pattuizione – condanna banca

“Nel caso in esame, l’istituto bancario ha applicato sia interessi passivi ultra­legali senza alcuna pattuizione scritta in palese violazione dell’art. 1284 c. c. e sia la capitalizzazione trimestrale degli interessi passivi per tutta la durata del rapporto in violazione dell’art. 1283 c. c., addebitando la commissione di massimo scoperto. Onere della convenuta era quello di dimostrare la sussistenza di eventuali pattuizioni, ma ciò non è avvenuto, in quanto la banca non ha fornito alcun elemento probatorio a sostegno delle proprie argomentazioni.”

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Cassazione Civile, 11 maggio 2023, n. 12808, Pres. De Chiara, Rel. Dongiacomo

Cassazione Civile, 11 maggio 2023, n. 12808, Pres. De Chiara, Rel. Dongiacomo

Conto corrente – anatocismo – prescrizione – verifica rimesse solutorie – utilizzo saldo rettificato

“Risulta, infatti, evidente che, per verificare se un versamento effettuato dal correntista nell’ambito di un rapporto di apertura di credito in conto corrente abbia avuto natura solutoria o solo ripristinatoria, occorre, all’esito della declaratoria di nullità da parte dei giudici di merito delle clausole anatocistiche, previamente eliminare tutti gli addebiti indebitamente effettuati dall’istituto di credito e, conseguentemente, determinare il reale passivo del correntista.”

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Tribunale di Pordenone, 3 maggio 2023, n. 306, Est. Costa

Tribunale di Pordenone, 3 maggio 2023, n. 306, Est. Costa

Conto corrente – saldo rettificato – fido di fatto – anatocismo – interessi ultralegali – spese non pattuite

“(…) l’onere della prova, da parte del cliente, dell’esistenza di un rapporto di apertura di credito è, nel peculiare caso di specie, a forma libera, il signor (…) ha fornito la dimostrazione di un tanto, poiché il Ctu ha potuto utilmente ricavare dagli scalari dimessi in atti la presenza di elementi tipicamente sintomatici di un affidamento bancario

(…)

Secondariamente deve essere eliminata, oltre alla capitalizzazione degli interessi passivi maturata dall’origine del rapporto sino al 30 giugno 2000, anche quella successiva.

(…)

Dunque, la previsione dell’anatocismo trimestrale, prima illegittimo e non dovuto, comporta un peggioramento delle condizioni economiche del cliente, con la necessità, allora, di una specifica approvazione dello stesso cliente. Quanto all’onere probatorio, avendo il correntista contestato la legittimità dell’applicazione dell’anatocismo, la convenuta aveva l’onere (non assolto) di allegare e dimostrare l’esistenza di valida pattuizione contrattuale.”

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Tribunale di Pescara, 26 aprile 2023, n. 584

Tribunale di Pescara, 26 aprile 2023, n. 584

Conto corrente – ius variandi – prova affidamento – limite apertura di credito – fido di fatto

“Dunque, alla luce della disciplina così come si è evoluta, appare evidente che la validità della modifica unilaterale delle condizioni contrattuali era ed è subordinata al rispetto del contenuto minimo prescritto dalla legge, nonché all’uso della forma scritta ovvero di altro supporto durevole preventivamente accettato dal cliente.

Tanto vale a dire che la banca, a prescindere dalla forma di comunicazione che intende utilizzare, deve comunque fornire la prova della ricezione della comunicazione da parte del cliente; in altri termini, è onere della banca che intenda invocare l’avvenuta modifica delle condizioni contrattuali provare di avere svolto, secondo le modalità prescritte, l’obbligo di comunicazione previsto dall’art. 118 TUB.

(…)

L’esistenza di una apertura di credito può quindi essere dimostrata non soltanto tramite il documento costitutivo, ma anche per il tramite di prove indirette quali estratti conto, riassunti scalari, report di centrale rischi, ecc. (…) Prove dell’apertura del credito ovverosia della concessione di fatto dell’affidamento possono infatti trarsi dalla stabilità, non occasionalità dell’esposizione a debito, dall’entità del saldo debitore, dall’assenza di tracce sensibili di un rientro del correntista, dal mancato avviso di azioni di recupero dell’esposizione debitoria, dall’utilizzo negli estratti conto e negli scalari di espressioni quali “scoperto nei limiti del fido”, “APC fiduciaria” o simili, nonché dall’applicazione di tassi debitori differenziati (ovvero lo stesso tasso applicato a diversi numeri debitori) che rivelano la distinzione operata dalla banca tra interessi passivi entro fido ed extra fido (…)”.

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Cassazione Civile, 18 aprile 2023, n. 10293, Pres. Valitutti, Rel. Nazzicone

Cassazione Civile, 18 aprile 2023, n. 10293, Pres. Valitutti, Rel. Nazzicone

Conto corrente – prova saldo – estratto conto – riassunto scalare – validità

“La produzione dell’estratto conto, quale atto riassuntivo delle movimentazioni del conto corrente, può offrire la prova del saldo del conto stesso, in combinazione con le eventuali controdeduzioni di controparte e delle altre risultanze processuali; là dove tali movimentazioni siano ricavabili anche da altri documenti, come i cosiddetti riassunti scalari, attraverso la ricostruzione operata dal consulente tecnico d’ufficio, secondo l’insindacabile accertamento in fatto del giudice di merito, ciò è sufficiente alla integrazione della prova di cui il correntista richiedente è onerato”.

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Corte d’Appello di L’Aquila, 14 marzo 2023, Pres. Del Bono, Rel. Fuina (ordinanza)

Corte d’Appello di L’Aquila, 14 marzo 2023, Pres. Del Bono, Rel. Fuina (ordinanza)

Conto corrente – prescrizione – individuazione rimesse solutorie – saldo rettificato

 “(…) ritenuto che ove già non fatto debba procedersi all’espunzione delle rimesse solutorie prescritte partendo dal saldo ricalcolato al netto di tutti gli addebiti indebitamente effettuati dall’istituto di credito (per anatocismo, CMS e spese non oggetto di convenzione);”

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Cassazione Civile, 13 aprile 2023, n. 9806, Pres. Valitutti, Rel. Crolla

Cassazione Civile, 13 aprile 2023, n. 9806, Pres. Valitutti, Rel. Crolla

Conto corrente – anatocismo – rimesse solutorie – prescrizione – prova affidamento

“(…) in materia di rapporti bancari, a fronte dell’eccezione di prescrizione del credito a decorrere dalle singole rimesse, sollevata dalla banca avverso la domanda di ripetizione dell’indebito proposta dal correntista, grava su quest’ultimo la prova della natura ripristinatoria e non solutoria delle rimesse indicate, ma il giudice è comunque tenuto a valorizzare la prova della stipula di un contratto di apertura di credito purché ritualmente acquisita, indipendentemente da una specifica allegazione del correntista, perché la deduzione circa l’esistenza di un impedimento al decorso della prescrizione determinato da una apertura di credito, costituisce un’eccezione in senso lato e non in senso stretto (…)”.

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Corte d’Appello di Lecce, Sez. Distaccata di Taranto, 27 febbraio 2023, n. 86, Pres. Genoviva, Rel. Calabrese

Corte d’Appello di Lecce, Sez. Distaccata di Taranto, 27 febbraio 2023, n. 86, Pres. Genoviva, Rel. Calabrese

Conto corrente – ante 1992 – prova affidamento – assenza forma scritta

“L’appello merita un parziale accoglimento, dovendosi tenere conto nell’accertamento del saldo finale (diversamente da quanto ritenuto dal primo giudice che ha presunto la natura ripristinatoria di tutte le rimesse) delle rimesse aventi natura solutoria, ossia di quei pagamenti eccedenti rispetto a quelli necessari al ripristino della c.d. provvista, che, essendo intervenuti prima dei dieci anni anteriori alla notifica dell’atto di citazione (primo atto di messa in mora), sono ormai irripetibili perché prescritti.

Tale decisione, ovviamente, presuppone la piena rilevanza giuridica dell’affidamento concesso alla ditta correntista, pur in assenza di forma scritta, perché non necessaria tenuto conto del tempo di accensione del conto corrente (acceso in data 1989 ed estinto in data 2011), tenuto conto della assoluta mancanza di richieste di rientro da parte della banca, della applicazione di tassi differenti rispetto a poste passive rientranti nel fido e eccedenti lo stesso, e delle specifiche indicazioni esistenti negli estratti conto e dei riassunti scalari.”

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Cassazione Civile, 16 marzo 2023, n. 7721, Pres. De Chiara, Rel. Campese (ordinanza)

Cassazione Civile, 16 marzo 2023, n. 7721, Pres. De Chiara, Rel. Campese (ordinanza)

Conto corrente – prescrizione rimesse solutorie – dies a quo – utilizzo saldo rettificato

“(…) sicché deve ribadirsi che, nelle controversie che hanno ad oggetto l’azione di nullità delle clausole contrattuali e delle prassi bancarie contrarie a norme imperative ed inderogabili e la relativa domanda di ripetizione di indebito con prescrizione decennale, la ricerca dei versamenti di natura solutoria deve essere affrontata attraverso un iter procedurale che vede, in via preliminare, l’individuazione e la cancellazione dal saldo di tutte le competenze illegittime applicate dalla banca e dichiarate nulle dal giudice di merito e solo successivamente, avendo come riferimento tale saldo “rettificato”, si potrà procedere con l’individuazione della parte solutoria di ogni singolo versamento effettuato dal correntista nel corso del rapporto contrattuale di conto corrente con apertura di credito o comunque scoperto. Pertanto, il dies a quo della prescrizione della condictio indebiti di cui all’art. 2033 c.c., decorrerà solo per quella parte della rimessa sul conto corrente che supererà il limite del fido dopo aver rettificato il saldo.”

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Corte d’Appello di Venezia, 3 gennaio 2023, n. 14, Pres. Taglialatela, Rel. Bressan

Corte d’Appello di Venezia, 3 gennaio 2023, n. 14, Pres. Taglialatela, Rel. Bressan

Conto corrente – fido di fatto – prescrizione rimesse – conti accessori

“Deve al riguardo ritenersi, in senso contrario, che la prova del fido debba essere fornita soltanto tramite il documento costitutivo, ossia il contratto di apertura di credito, e non anche con prove indirette, ossia quegli indizi utili a dare comunque contezza dell’esistenza e dell’entità dell’affidamento. L’irrilevanza del c.d. “fido di fatto” è stata, d’altra parte, affermata più volte dalla Corte di Cassazione,

(…)

D’altra parte, il modo con cui sono strutturati i conti accessori comporta strutturalmente la neutralizzazione dell’effetto anatocistico. Invero, la circostanza che gli interessi maturati per effetto delle singole operazioni intervenute sul conto accessorio vengano addebitati sul conto ordinario, concorrendo a formarne il relativo saldo debitore, esclude che essi possano conservare la propria natura di interessi ai fini dell’applicazione del divieto ex art. 1283 c.c. al conto accessorio.”

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Tribunale di Locri, 7 marzo 2023, Est. Lupis

Tribunale di Locri, 7 marzo 2023, Est. Lupis

Conto corrente – usura – calcolo TEG – interessi intrafido – interessi extrafido – controllo separato

“(…) nei finanziamenti erogati nella forma tecnica dell’apertura di credito in conto corrente il superamento del tasso soglia con riferimento al tasso c.d. extra fido non incide sulla spettanza degli interessi convenuti contrattualmente anche per gli utilizzi che si collocano entro i limiti dell’accordato. In termini più generali, l’art. 1815, co. 2, c.c. nel prevedere la nullità della clausola relativa agli interessi usurari, intende per clausola la singola disposizione pattizia che contempla interessi eccedenti il tasso soglia, indipendentemente dal fatto che essa esaurisca la regolamentazione dell’entità degli interessi dovuti in forza del contratto. La sanzione di cui all’art. 1815 c.c. colpisce, dunque, la singola pattuizione che prevede la corresponsione di interessi contra legem, e non vi è modo di ritenere che la nullità si comunichi ad altra (valida) pattuizione, anche all’interno della medesima clausola, che dispone l’applicazione di un saggio di interesse inferiore al tasso soglia (…)”

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Tribunale di Pescara, 16 marzo 2023, Est. Ria (ordinanza)

Tribunale di Pescara, 16 marzo 2023, Est. Ria (ordinanza)

Conto corrente – prescrizione – verifica rimesse solutorie – saldo rettificato

“(…) si chiede, ad integrazione, al CTU di rettificare (o sviluppare prospetti alternativi) tutti i prospetti relativi all’individuazione dei versamenti solutori e degli importi prescritti e, di conseguenza, quelli di ricalcolo del saldo finale sia rettificando gli importi degli affidamenti come sopra indicato, sia adottando una metodologia di indagine che indichi puntualmente, in relazione ad ogni addebito illegittimo operato dalla banca, se tale addebito è stato annotato in intrafido o in extrafido, dopo aver individuato le rimesse solutorie sulla base delle movimentazioni rettificate – cioè depurate delle annotazioni illegittime – e infine verificare quali indebiti annotati in extrafido, sulla base del saldo banca, siano pagati da tali rimesse.

(…)

Dato atto, manda al CTU di procedere alla rideterminazione dell’incidenza dell’eccezione di prescrizione tenendo conto esclusivamente del fido convenuto tra le parti ma tenendo conto altresì del saldo rettificato.”

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Corte di Cassazione, Sez. I, ordinanza n. 5375 del 21 febbraio 2023, Relatore R. Amatore

Corte di Cassazione, Sez. I, ordinanza n. 5375 del 21 febbraio 2023, Relatore R. Amatore

Conto corrente – forma scritta contratti – regime previgente entrata in vigore art. 3 L. n. 154/1992 – apertura di credito – conclusione per facta concludentia – comportamento rilevante della banca – nuovo regime – apertura di credito deve essere stipulata per iscritto a pena di nullità a meno che non sia già prevista e disciplinata nel contratto di conto corrente

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Tribunale di Civitavecchia, Sezione Civile, sentenza n. 163 del 9 febbraio 2023

Tribunale di Civitavecchia, Sezione Civile, sentenza n.  163 del 9 febbraio 2023

Conto corrente – azione ripetizione indebito – termine prescrizione – onere probatorio – ricorso alle presunzioni – consegna copia contratto da parte della banca – mancanza – sottoscrizione solo del cliente – requisito non strutturale ma funzionale – comportamenti concludenti

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Tribunale di Pescara, 15 febbraio 2023, n. 243, Est. Ursoleo

Tribunale di Pescara, 15 febbraio 2023, n. 243, Est. Ursoleo

Conto corrente – onere prova banca – mancata produzione integrale estratti conto – mancata prova affidamento – revoca decreto ingiuntivo

“(…) la opposta non ha prodotto la documentazione contabile completa degli estratti conto relativa al c/c 1241 a cui l’affidamento accede, al fine di dare la prova, attraverso l’andamento del rapporto, dell’esistenza e della consistenza del credito azionato.

A ciò si aggiunga che l’apertura di credito deve essere stipulata per iscritto a pena di nullità, a meno che non sia già prevista e disciplinata nel contratto di c/c -stipulato per iscritto- sul quale è a valere, ma nel caso una tale previsione e disciplina nel contratto di c/c prodotto dalla opposta non v’è.

Dunque quest’ultima non ha assolto al proprio onere probatorio”.

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Corte di Appello di Bologna, 10 febbraio 2023, n. 290, Pres. De Cristofaro, Rel. Santilli

Corte di Appello di Bologna, 10 febbraio 2023, n. 290, Pres. De Cristofaro, Rel. Santilli

Conto corrente – onere prova banca – produzione incompleta estratti conto – revoca decreto ingiuntivo

“(…), la mancanza di tutti gli estratti conto necessari all’accertamento dell’esistenza del rapporto di conto corrente e della validità di tutte le relative pattuizioni, impedisce di ritenere provato il credito di cui al decreto ingiuntivo perché, nel successivo giudizio di opposizione, l’opposta attrice sostanziale, non ha fornito la piena prova del suo diritto.”

Testo integrale

Tribunale di Napoli, 7 novembre 2022, n. 9836, Est. Frallicciardi

Tribunale di Napoli, 7 novembre 2022, n. 9836, Est. Frallicciardi

Conto corrente – pattuizione interessi – capitalizzazione interessi – eccezione prescrizione – inammissibile

“Quanto all’immediata applicabilità della norma in adesione a diverse pronunce di merito ( cfr. Tribunale di Milano, ordinanze del 3 aprile e del 25 maggio 2015 ) deve sostenersi l’immediata applicabilità dell’art. 120, comma 2, TUB sul presupposto che nessuna specificazione tecnica di carattere secondario avrebbe potuto limitare la portata o disciplinare diversamente la decorrenza del divieto, dovendosi altrimenti ammettere la deroga di una norma primaria (in tutto o in parte o anche solo temporaneamente) da parte di una disposizione secondaria ad essa sotto ordinata.

(…)

Deve osservarsi, infatti, che, in tema di indebito bancario, l’istituto di credito non ha diritto a quelle annotazioni in conto corrente prive di un valido titolo le quali, addebitate sul conto corrente, vanno stornate ai fini della rideterminazione del reale saldo, a nulla rilevando che le stesse ricadano nel periodo ‘coperto’ da prescrizione.
Ciò in quanto la rettifica del saldo di conto corrente non è soggetta a limiti temporali ed, in particolare, al termine di prescrizione decennale, che invece interessa la ripetizione delle rimesse solutorie, nella specie, tuttavia, non proposta.”

Testo integrale

Cassazione Civile, 10 febbraio 2023, n. 4232, Pres. Frasca, Rel. Condello

Cassazione Civile, 10 febbraio 2023, n. 4232, Pres. Frasca, Rel. Condello

Mutuo – frazionamento debito – prescrizione decennale – decorrenza pagamento ultima rata

“Il frazionamento del debito non muta, dunque, la natura unitaria del contratto di mutuo, cosicché non sono individuabili tante prescrizioni per quante sono le rate del mutuo, ma un unico termine di prescrizione decennale, che non decorre dalla scadenza delle singole rate, ma piuttosto dalla scadenza dell’ultima rata.”

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  • Anatocismo

Cassazione Civile, 9 febbraio 2023, n. 4083, Pres. Bisogni, Rel. Zuliani (ordinanza)

Cassazione Civile, 9 febbraio 2023, n. 4083, Pres. Bisogni, Rel. Zuliani (ordinanza)

Conto corrente – estratti conto incompleti – onere prova correntista – saldo di partenza ricalcolo

“(…) la rilevata parziale mancanza degli estratti conto – ove sussistente, come affermato dalla corte d’appello – comporta l’impossibilità per gli attori di provare tutti i fatti posti a fondamento dell’azione e, quindi, la necessità di respingere la domanda, ma soltanto in parte qua, senza che si giustifichi in alcun modo un rigetto integrale, esteso anche agli addebiti anatocistici provati e ai relativi effetti calcolabili sulla base della documentazione prodotta e acquisita.”

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Cassazione Civile, 23 gennaio 2023, n. 1892, Pres. Bisogni, Rel. Valentino (ordinanza)

Cassazione Civile, 23 gennaio 2023, n. 1892, Pres. Bisogni, Rel. Valentino (ordinanza)

Conto corrente – opposizione a decreto ingiuntivo – estratto conto ex art. 50 TUB – valenza probatoria

“E’ principio costante di questa Corte che l’esibizione dell’estratto conto certificato ex art. 50 d.lgs. n. 385/1993 (…) riveste efficacia probatoria nel solo procedimento per decreto ingiuntivo eventualmente instaurato dall’istituto (…). In sede di opposizione al decreto ingiuntivo, trovano applicazione le consuete regole di ripartizione dell’onere della prova, con la conseguenza che l’opposto, pur assumendo formalmente la posizione di convenuto, riveste la qualità di attore in senso sostanziale, sicché spetta a lui provare nel merito i fatti costitutivi del diritto dedotto in giudizio. Ne consegue che, nel caso in cui l’opposizione all’ingiunzione di pagamento del saldo passivo del conto corrente sia stata fondata su motivi non solo formali, quale la inutilizzabilità dell’estratto conto certificato, ma anche sostanziali, quali la contestazione dell’importo a debito, risultante dall’applicazione di tassi di interesse ultralegali e di interessi anatocistici vietati, nel giudizio a cognizione piena, spetta alla banca produrre il contratto su cui si fonda il rapporto, documentare l’andamento di quest’ultimo e fornire così la piena prova della propria pretesa (…)”.

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Tribunale di Bari, 20 gennaio 2023, Est. Marseglia, Quesito CTU

Tribunale di Bari, 20 gennaio 2023, Est. Marseglia, Quesito CTU

Conto corrente – capitalizzazione interessi attivi – TAN = TAE

“1. accerti se, quanto agli interessi attivi, vi sia coincidenza tra il TAN ed il TAE, ove per coincidenza debba intendersi un incremento del tasso talmente esiguo da ritenersi di fatto inesistente (secondo i criteri indicati dall’ordinanza n. 4321/2022 Corte Cass.);
2. in caso di risposta positiva al predetto quesito, provveda il CTU alla determinazione dell’esatto ammontare dei rapporti di dare – avere tra le parti, eliminando la capitalizzazione degli interessi per tutta la durata del rapporto, per entrambe le ipotesi di ricalcolo già effettuate.”

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Cassazione Civile, 27 dicembre 2022, n. 37800, Pres. De Chiara, Rel. Nazzicone (ordinanza)

Cassazione Civile, 27 dicembre 2022, n. 37800, Pres. De Chiara, Rel. Nazzicone (ordinanza)

Conto corrente – domanda di ripetizione correntista – mancanza estratti conto

“Ne deriva che l’incompletezza della serie degli estratti conto si ripercuote comunque sul cliente, gravato dall’onere della prova degli indebiti pagamenti: in quanto, a quel punto, si comincia volta a volta dal “saldo a debito”, risultante dal primo estratto conto disponibile o da quelli intermedi dopo intervalli non coperti; oppure, ove lo deduca la stessa banca, si potrà partire dal c.d. “saldo zero”. In mancanza di elementi nei due sensi indicati, dovrà assumersi, come dato di partenza per la rielaborazione delle successive operazioni documentate, il predetto saldo iniziale degli estratti conto acquisiti al giudizio, che, nel quadro delle risultanze di causa, è il dato più sfavorevole allo stesso attore.”

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Tribunale di Bari, 23 gennaio 2023, n. 241, Est. Marseglia

Tribunale di Bari, 23 gennaio 2023, n. 241, Est. Marseglia

Conto corrente – onere prova – richiesta ex artt. 119 TUB e 210 c.p.c. – saldo zero

“La ratio sottesa al saldo zero sta nel non far gravare sul correntista le conseguenze pregiudizievoli derivanti dal mancato adempimento dell’onere probatorio della controparte. (…) Tuttavia, come si è detto innanzi, questi non è stato negligente, avendo fatto istanza ex art. 119 TUB, sebbene a ridosso dell’inizio del giudizio, ed ha anche formulato richiesta ex art. 210 c.p.c. nel suo atto introduttivo. (…) Considerato che gli istanti si sono attivati per colmare le lacune probatorie, appare corretto procedere al ricalcolo a partire dal primo estratto conto disponibile del 1986, con applicazione del saldo zero, affinchè i garanti non debbano rispondere di eventuali addebiti illegittimi relativi al periodo non coperto da documentazione contabile.”

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Cassazione Civile, 3 gennaio 2023, n. 61, Pres. De Stefano, Rel. Tatangelo (ordinanza)

Cassazione Civile, 3 gennaio 2023, n. 61, Pres. De Stefano, Rel. Tatangelo (ordinanza)

Conto corrente – limiti applicabilità art. 1284, comma 4, c.c. – tasso di interesse cd. “commerciale” – applicabilità –  tasso degli interessi di mora per il periodo successivo all’inizio del processo

“In ogni caso, per quanto più sopra esposto, deve ritenersi che anche la mera azione di ripetizione di indebito eventualmente esperita dal correntista per ottenere la restituzione di importi illegittimamente trattenuti dalla banca sulle sue disponibilità, sulla base di clausole contrattuali dichiarate nulle, costituirebbe, comunque, un’azione restitutoria che trova la sua base nel rapporto contrattuale tra banca e cliente (condictio ob causam finitam), cioè si tratterebbe, in ogni caso, di un’azione restitutoria relativa all’inadempimento di un accordo contrattuale, di modo che, persino in base all’indirizzo più restrittivo richiamato dalla corte d’appello (ed il cui fondamento non si condivide, come già chiarito), il relativo credito resterebbe comunque assoggettato alla disposizione di cui all’art. 1284, comma 4, c.c..”.

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Corte di Appello di Torino, Sez. Prima Civile, sentenza dell’11 ottobre 2022

Corte di Appello di Torino, Sez. Prima Civile, sentenza dell’11 ottobre 2022

Conto corrente  – saldo banca – saldo rielaborato – assenza di affidamento – solo rimesse solutorie – prescrizione azione ripetizione – tassi sostituitivi di cui all’art 117 TUB – prova inesistenza della causa giustificativa dei pagamenti effettuati – prova del contratto di conto corrente con riguardo alla pratica dell’anatocismo – produzione contratto – contratto verbis tantum o per fatti concludenti – prova negativa pattuizione di interessi a tasso superiore a quello legale – limiti di fido – divergenze tra affidamenti contrattualmente concessi e  quelli effettivamente utilizzati – aperture di credito autoliquidanti – commissione DIF – CMS – azione ripetizione non proponibile se conto chiuso dopo notifica atto citazione

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Corte d’Appello di Milano, 5 gennaio 2023, n. 15, Pres. Rel. Raineri

Corte d’Appello di Milano, 5 gennaio 2023, n. 15, Pres. Rel. Raineri

Conto corrente – prova affidamento – natura rimesse – utilizzo saldo rettificato

“In conclusione, posto che per tutte le ragioni di cui si è dato ampiamente conto il c/c oggetto di causa era certamente affidato e posto, altresì, che il CTU, facendo correttamente applicazione del criterio del saldo rettificato, ha escluso la presenza di rimesse di natura solutoria, non può che condividersi la sentenza impugnata nella parte in cui ha rigettato l’eccezione di prescrizione sollevata dalla Banca. Ciò in quanto, secondo il noto dictum delle Sezioni Unite, i versamenti di natura ripristinatoria non costituiscono “pagamenti”, con la conseguenza che la prescrizione decennale dell’azione di ripetizione delle somme addebitate inizia a decorrere dalla chiusura del rapporto, (…)”.

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Cassazione Civile, 28 dicembre 2022, n. 37861, Pres. De Chiara, Rel. Valentino (ordinanza)

Cassazione Civile, 28 dicembre 2022, n. 37861, Pres. De Chiara, Rel. Valentino (ordinanza)

Conto corrente – richiesta documentazione bancaria in corso di causa – art. 210 c.p.c. – ordine di esibizione non esercitabile previa richiesta ex art. 119 TUB

“(…) il diritto del cliente ad ottenere dalla sua banca, a proprie spese, copia della documentazione inerente a singole operazioni poste in essere negli ultimi dieci anni sancito dall’articolo 119, comma 4, d.lgs. n. 385/1993, può essere esercitato in sede giudiziale attraverso l’istanza di cui all’art. 210 c.p.c., in concorso dei presupposti previsti da tale disposizione, a condizione che detta documentazione sia stata precedentemente richiesta alla banca e quest’ultima, senza giustificazione, non abbia ottemperato.”

Testo integrale

  • Anatocismo

Cassazione Civile, 29 novembre 2022, n. 35039, Pres. Valitutti, Rel. Campese (ordinanza)

Cassazione Civile, 29 novembre 2022, n. 35039, Pres. Valitutti, Rel. Campese (ordinanza)

Conto corrente – richiesta documentazione bancaria ex art. 119 TUB – limite decennale – validità contratti ante TUB

“(…) in tema di rapporti bancari, la limitazione, entro il decennio, del termine di conservazione della documentazione bancaria (oggi espressa nell’art. 119, comma 4, da ultimo citato) corrisponde ad un principio generale (cfr. art. 2220 cod. civ.), che, in quanto tale, non può che trovare applicazione, evidentemente, anche per i contratti conclusi anteriormente all’entrata in vigore del menzionato d.lgs. e, ancor prima, della legge n. 154 del 1992, in quest’ultimo poi trasfusa.”

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Corte di Appello di Perugia, 2 novembre 2022, n. 580, Pres. Matteini, Rel. Salcerini

Corte di Appello di Perugia, 2 novembre 2022, n. 580, Pres. Matteini, Rel. Salcerini

Conto corrente – attore correntista – fido di fatto – facta concludentia – natura rimesse ripristinatorie – rimessa in conto attivo no solutoria

“Invero ritiene questo Collegio, conformemente all’orientamento della Suprema Corte, dal quale non si ha motivo di discostarsi, che il correntista possa provare anche per facta concludentia l’esistenza del fido di fatto (…). In altri termini, l’esistenza del contratto di apertura di credito non deve essere provato necessariamente con la forma scritta, anche tenuto conto che le nullità in materia bancaria sono “di protezione” e possono essere fatte valere solo dal cliente (art. 127 c.2 TUB).”

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Tribunale di Bari, 3 gennaio 2023, Est. Ruffo (ordinanza)

Tribunale di Bari, 3 gennaio 2023, Est. Ruffo (ordinanza)

Mutuo – usura – calcolo TEG – inclusione penale risoluzione per inadempimento

In ambito di opposizione all’esecuzione, il CTU deve computare, nella determinazione del TEG contrattuale ai fini usura, anche la penale di risoluzione per inadempimento del mutuo.

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Cassazione Civile, 7 dicembre 2022, n. 35979, Pres. De Chiara, Rel. Vannucci

Cassazione Civile, 7 dicembre 2022, n. 35979, Pres. De Chiara, Rel. Vannucci

Conto corrente – onere prova – ripetizione indebito – estratti conto parziali

“nei rapporti di conto corrente bancario, il correntista che agisce in giudizio per la ripetizione dalla banca di danaro che afferma essere stato a costei indebitamente dato nel corso dell’intera durata del rapporto sul presupposto di dedotte nullità di clausole del contratto di conto corrente relative alla misura degli interessi e al massimo scoperto, di applicazione di interessi in misura superiore a quella del tasso soglia dell’usura presunta, per come determinato in base alle disposizioni della legge n. 108 del 1996, nonché di addebiti di danaro non previsti dal contratto, è onerato della prova degli avvenuti pagamenti e della mancanza di una valida causa debendi mediante deposito degli estratti periodici di tale conto corrente riferiti all’intera durata del rapporto; con la conseguenza che qualora egli depositi solo alcuni di tali estratti periodici di conto corrente egli da un lato non adempie a detto onere per la parte di rapporto non documentata e, dall’altro, l’omissione non costituisce fatto impediente il sollecitato accertamento giudiziale del dare e dell’avere fra le parti del cessato rapporto a partire dal primo saldo a debito (come nella specie) dal cliente documentalmente riscontrato.”

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Corte di Cassazione, Sez. I, ordinanza n. 35121 del 29 novembre 2022

Corte di Cassazione, Sez. I, ordinanza n. 35121 del 29 novembre 2022

Conto corrente – usura oggettiva – riconteggio saldo – applicazione tasso sostitutivo – istruzioni Banca d’Italia – CMS – principio di simmetria o omogeneità – determinazione del TEGM – ricostruzione del TEG – applicazione per il calcolo del TEG di riferimento della formula matematica-finanziaria ex art. 644 cod. pen. – pari periodicità della capitalizzazione degli interessi debitori e creditori

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Cassazione Civile, 29 novembre 2022, n. 35118, Pres. De Chiara, Rel. Iofrida (ordinanza)

Cassazione Civile, 29 novembre 2022, n. 35118, Pres. De Chiara, Rel. Iofrida (ordinanza)

Conto corrente – usura sopravvenuta – erronea applicazione sentenza SS.UU. n. 24675/2017 – usura contrattuale

“(…) avendo la Corte territoriale, erroneamente applicato in via estensiva, ai rapporti di conto corrente, la sentenza delle SS.UU. n. 24675/2017, pronunciata con riguardo alla questione dell’usura sopravvenuta nei rapporti di mutuo, ritenendo analoghe le due fattispecie contrattuali. Tale analogia non risulterebbe, invece, essere condivisa dalla S.C. che, con due diverse sentenze (n. 21470/2017 e 23192/2017), ha disciplinato in modo diverso la fattispecie dell’usura, relativamente ai rapporti di apertura di credito ed a quelli di mutuo. Peraltro, l’usura nei rapporti di conto corrente, è rilevabile solo successivamente alla stipulazione del contratto, in quanto, a differenza del mutuo, concorrono alla formazione del TEG, costi e fattori, che durante il rapporto variano, determinando oscillazioni del tasso effettivo globale, che pertanto, solo durante il corso del rapporto può sconfinare oltre il tasso-soglia usurario. Inoltre, a differenza dei contratti di mutuo per i quali il tasso pattuito rimane uguale per tutta la durata del rapporto, per i contratti di conto corrente il tasso può essere suscettibile di modifiche, anche unilaterali, da parte della banca e pertanto, per questi non si può mai parlare di usura sopravvenuta ma sempre di usura contrattuale.

(…)

Il ricorso, rivolto contro l’ordinanza della Corte d’appello ex art.348 ter c.p.c., è inammissibile.”

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Tribunale di Milano, 9 dicembre 2022, n. 9654, Est. Guantario

Tribunale di Milano, 9 dicembre 2022, n. 9654, Est. Guantario

Conto corrente – verifica rimesse solutorie – utilizzo saldo rettificato – imputazione competenze extra fido

“(…) la verifica delle rimesse solutorie dovrà avvenire sulla base del saldo rettificato, ovvero sulla base del saldo a cui siano state previamente espunte le poste nulle, e le rimesse solutorie imputate alle competenze addebitate in extra­fido in quanto le solo esigibili.”

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Corte di Appello di Firenze, 22 novembre, n. 2625, Pres. Monti, Rel. Primavera

Corte di Appello di Firenze, 22 novembre, n. 2625, Pres. Monti, Rel. Primavera

Conto corrente – rimesse solutorie – effetti prescrizione – imprescrittibilità domanda nullità contratti bancari

“(…) l’inammissibilità della domanda di ripetizione dell’indebito in relazione ad un conto corrente bancario ancora aperto non preclude la l’esame della domanda di accertamento del saldo del conto corrente ad una certa data, in quanto presupponente la nullità (nella fattispecie parziale) del contratto, al pari di quella di ripetizione dell’indebito.

(…)

il fatto che una determinata rimessa solutoria non sia dovuta in restituzione poiché prescritta non significa che i suoi effetti non possano essere considerati per il periodo non coperto da prescrizione, ove si consideri che “l’eventuale prescrizione del diritto alla ripetizione di quanto indebitamente pagato non influisce sulla individuazione delle rimesse solutorie, ma solo sulla possibilità di ottenere la restituzione di quei pagamenti coperti da prescrizione”.

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Tribunale di Vicenza, 21 novembre 2022, n. 1987, Est Biondo

Tribunale di Vicenza, 21 novembre 2022, n. 1987, Est Biondo

Conto corrente – individuazione rimesse solutorie – utilizzo saldo rettificato

“A questo punto occorre soffermarsi sul problema della metodologia da seguire per la rilevazione delle rimesse solutorie o ripristinatorie nel periodo coperto da prescrizione come sopra indicato, in ragione dell’eccezione in tal senso tempestivamente sollevata da (…) infatti, l’indagine tecnico- contabile ha dato esiti diversi sull’ammontare del saldo del c/c, avendo il ctu, in adempimento dell’incarico ricevuto, adottato due metodi differenti, ovvero quello del “saldo banca” che considera il saldo contabile rilevabile dagli estratti conto e quello del “saldo rettificato” che considera il saldo ricalcolato elidendo gli addebiti illegittimi. Ad avviso del Tribunale tra due opzioni deve ritenersi corretta quella che opera la verifica delle rimesse solutorie incidenti sull’eccezione di prescrizione sulla base del “saldo rettificato” a seguito dell’eliminazione degli addebiti illegittimamente operati dall’Istituto di credito.”

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Cassazione Civile, 29 novembre 2022, n. 35102, Pres. De Chiara, Rel. Iofrida (ordinanza)

Cassazione Civile, 29 novembre 2022, n. 35102, Pres. De Chiara, Rel. Iofrida (ordinanza)

Contratti bancari – usura – decreti ministeriali tassi soglia – fonti integrative diritto

“In materia di usura bancaria, i decreti ministeriali, pubblicati in Gazzetta Ufficiale, di rilevazione trimestrale dei tassi effettivi globali medi, indispensabili, stante il rinvio disposto dall’art. 2 della L. n. 108 del 1996, per la concreta individuazione dei tassi-soglia di riferimento, essendo atti amministrativi di carattere generale ed astratto, normativo (svolgendo la funzione di integrazione della disciplina dettata dalla norma primaria, concorrendo alla definizione e specificazione del tasso-soglia di periodo per la categoria di operazioni rilevate) ed innovativo, vanno considerati alla stregua di vere e proprie fonti integrative del diritto, così da dovere essere conosciuti dal giudice in base al principio «iura novit curia» espresso nell’art.113 c.p.c.”.

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Cass. Civ., Sez. I, ordinanza n. 31219 del 21 ottobre 2022

Cass. Civ., Sez. I, ordinanza n. 31219 del 21 ottobre 2022

Conto corrente – conto anticipi su fatture – tardivo deposito estratti conto – nullità della commissione di massimo scoperto per indeterminatezza – applicazione della c.d. formula Banca d’Italia – mancata specificazione delle ragioni del superamento del tasso soglia

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Cassazione Civile, 17 novembre 2022, n. 33964, Pres. De Chiara, Rel. Caprioli (ordinanza)

Cassazione Civile, 17 novembre 2022, n. 33964, Pres. De Chiara, Rel. Caprioli (ordinanza)

Conto corrente – usura – capitalizzazione interessi – rilevanza TEG

“(…) si deve ritenere che la capitalizzazione trimestrale degli interessi passivi esprima un costo del credito; e che, in quanto tale, la stessa vada inserita nel conto delle voci rilevanti per la verifica della natura usuraria dell’operazione di erogazione del denaro. Ed è appena il caso di aggiungere che non rileva, a tal fine, la legittimità della previsione della capitalizzazione stessa, rilevando invece il fatto in sé che tale costo sia previsto dalla regolamentazione contrattuale.”

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Tribunale di Padova, 26 ottobre 2022, Est. Maiolino

Tribunale di Padova, 26 ottobre 2022, Est. Maiolino

Conto corrente – conto aperto – domande accertamento e rettifica saldo intermedio – ammissibilità

“Va in primo luogo affermata l’ammissibilità della domanda di accertamento del saldo intermedio relativamente ad un conto corrente non ancora chiuso: la richiesta corrisponde all’evidente interesse del correntista non solo di mettere chiarezza in ordine alla legittimità di alcune clausole contrattuali, ma anche di verificare la concreta ricaduta sul conto, ovvero gli effetti dell’eventuale loro illegittimità sul conto corrente, ricostruendo il debito effettivamente sussistente nei confronti dell’istituto. È evidente che se il conto registra alcune poste passive illegittime, fintantoché il saldo sia negativo, dette poste produrranno anche interessi passivi, che il correntista ha tutto l’interesse attuale a non vedersi addebitare.”

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Tribunale di Torino, 3 ottobre 2022, n. 3821, Est. Astuni

Tribunale di Torino, 3 ottobre 2022, n. 3821, Est. Astuni

Conto corrente – verifica rimesse solutorie – saldo banca

“In sintesi. Lo spostamento patrimoniale è escluso se la riduzione dell’esposizione debitoria comporta la riespansione, in pari misura, della facoltà di utilizzo della medesima somma di denaro e sussiste invece se questa riespansione non può verificarsi, perché il versamento è fatto su un conto “scoperto”, senza fido o oltre il limite del fido. Due considerazioni depongono a questo punto per l’utilizzo del saldo banca, anziché di quello depurato, al fine di decidere la qualificazione del versamento, se pagamento o deposito.”

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Corte d’Appello di Lecce, 23 settembre 2022, Pres. Mele, Rel. Evangelista

Corte d’Appello di Lecce, 23 settembre 2022, Pres. Mele, Rel. Evangelista

Conto corrente – saldo zero – individuazione rimesse solutorie – saldo banca vs saldo rettificato

“(…) ai fini dell’individuazione delle “rimesse solutorie”, ovvero dei “pagamenti” (nel senso di cui alla pronuncia delle Sezioni Unite n. 24418/2010) nella prospettiva di applicare il criterio di imputazione previsto dall’art. 1194 co. 2 c.c., poiché una tale operazione interviene proprio al fine di determinare il saldo finale del rapporto ricalcolato secondo legittimità (e, pertanto, dopo l’espunzione degli (illegittimi) interessi anatocistici applicati dalla banca e delle altre competenze illegittimamente addebitate) è evidente che la base di calcolo non potrà che essere rappresentata dai saldi ricalcolati. 4.2. Per le suesposte ragioni, il motivo di appello in esame deve essere accolto, con conseguente rideterminazione dei pagamenti indebiti rispetto ai quali l’azione di ripetizione è prescritta, sulla base dei cd. saldi-banca.”

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Tribunale di Napoli, II Sez. Civile, sentenza del 30 settembre 2022

Tribunale di Napoli, II Sez. Civile, sentenza del 30 settembre 2022

Conto corrente – domanda di accertamento – rideterminazione saldo – contratto monofirma – nullità clausole anatocistiche – uso normativo – accettazione scritta del cliente – condizione peggiorativa – clausola di reciprocità – divieto di anatocismo non può ritenersi sussistente tra il 2014 e il 2016 – eccezione di prescrizione può sollevarsi in caso di azione di accertamento negativo – irrilevanza c.d. fido di fatto – natura rimesse

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Tribunale di Reggio Emilia, 6 ottobre 2022, n. 1023, Est. Morlini

Tribunale di Reggio Emilia, 6 ottobre 2022, n. 1023, Est. Morlini

Conto corrente – prescrizione – individuazione rimesse solutorie – competenze extra fido

“(…) nel caso di sconfinamenti ultra fido, la prescrizione decorre dall’annotazione in conto solo con riferimento alla quota di interessi e spese maturata extra fido, e cioè alla differenza tra scoperto e limite del fido, perché solo il pagamento di tali poste ha natura solutoria; mentre la quota di interessi e competenze addebitata per l’utilizzo del fido si prescrive a decorrere dalla chiusura del conto, avendo i relativi pagamenti funzione meramente ripristinatoria della provvista. In sostanza, a seguito di sconfinamento, le successive rimesse del correntista hanno natura di pagamento, e quindi solutoria, solo per la parte necessaria a rientrare dallo sconfinamento, poiché solo per quella parte vi è debito immediato del correntista, mentre nei casi in cui il passivo non supera l’affidamento, i versamenti del correntista hanno funzione meramente ripristinatoria della provvista: si ha quindi immediata esigibilità di capitale ed interessi per il credito che supera il fido e per i relativi interessi, rimanendo tale esigibilità differita per il credito entro il fido sino al saldo di chiusura del rapporto od alla scadenza dell’affidamento, poiché trattasi di competenze pagabili ex art. 1194 comma 2 c.c. solo a tale momento (cfr. Cass. n. 3858/2021 e Cass. n. I 0941/2016)”

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Cassazione Civile, 19 settembre 2022, n. 27362, Pres. Bisogni, Rel. Campese (ord.)

Cassazione Civile, 19 settembre 2022, n. 27362, Pres. Bisogni, Rel. Campese (ord.)

Conto corrente – ripartizione onere probatorio – domande contrapposte – mancanza estratti conto – saldo zero

“(…) nei rapporti bancari di conto corrente, una volta che sia stata accertata – come avvenuto nella specie, peraltro con statuizione, come si è visto, passata ormai in giudicato – la validità della pattuizione di interessi ultralegali o anatocistici a carico del correntista e si riscontri la mancanza di una parte degli estratti conto, la proposizione di contrapposte domande della banca e del correntista implica che ciascuna di esse sia onerata della prova della propria pretesa; in conseguenza, in assenza di elementi di prova che consentano di accertare il saldo del conto nel periodo non documentato, e in mancanza di allegazioni delle parti che permettano di ritenere pacifica l’esistenza di un credito o di un debito di un certo importo con riferimento a tale arco temporale, deve procedersi alla determinazione del rapporto di dare e avere, con riguardo al periodo successivo, per cui constano gli estratti conto, procedendosi all’azzeramento del saldo iniziale del primo di detti estratti conto.”

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Corte d’Appello di Venezia, 13 settembre 2022, n. 1922, Pres. Taglialatela, Est. Zanon

Corte d’Appello di Venezia, 13 settembre 2022, n. 1922, Pres. Taglialatela, Est. Zanon

Conto corrente – onere produzione estratti conto – conti scalari – eccezione prescrizione rimesse

“Solo la produzione degli estratti conto, a partire dalla data di apertura del contratto di conto corrente sino alla data della domanda o di chiusura del conto, consente di pervenire – attraverso l’integrale ricostruzione dei rapporti di dare avere tra le parti e con la corretta applicazione del tasso di interesse – alla esatta determinazione dell’eventuale credito del correntista e alla quantificazione degli importi da espungere sul conto. Infatti, per la determinazione del saldo del conto non sono sufficienti gli estratti conto scalari in quanto essi rappresentano soltanto i conteggi degli interessi attivi e passivi ma non consentono, di per sé, di individuare le operazioni che hanno determinato le annotazioni degli interessi e di ricostruire, in siffatto modo, esattamente tutti i movimenti effettuati nell’arco del tempo.

(…)

Il mancato assolvimento, da parte dell’attrice, del proprio onus probandi, ha quindi inficiato anche la possibilità di valutare adeguatamente l’eccezione di prescrizione correttamente sollevata dalla Banca.

Posto che sulla base della sola documentazione prodotta dall’attrice non sarebbe stato possibile procedere ad un’analisi dell’impatto della prescrizione (gli scalari non offrono l’indicazione degli importi capitali giornalieri, né delle causali delle singole operazioni, che, invece, risultano desumibili dagli estratti conto analitici, in grado di fornire un appropriato riscontro dell’identità e della consistenza delle operazioni poste in atto) va comunque rilevato che il conto in questione è passato in attivo nel secondo trimestre del 2003, rimando in attivo sino al 31 dicembre 2004, con la conseguenza che agli accrediti che hanno determinato il passaggio in attivo va riconosciuta la natura di pagamenti.”

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Tribunale di Latina, 18 luglio 2022, Est. De Cinti

Tribunale di Latina, 18 luglio 2022, Est. De Cinti

Conto corrente – usura – verifica superamento tasso soglia – prevalenza normativa primaria

“In relazione, poi, alla verifica del superamento del tasso soglia, il ctu ha elaborato due distinti conteggi applicando alternativamente le istruzioni della Banca d’Italia ovvero applicando letteralmente il disposto di cui all’art. 644 c.p..

In proposito si reputa come sulle istruzioni della Banca d’Italia debba prevalere la normativa primaria rappresentata dall’art. 644 c.p. nella parte in cui, ai fini della verifica dell’usurarietà del tasso, univocamente esclude dal conteggio le sole voci rappresentate dalle imposte e dalle tasse.

In senso conforme la Suprema Corte nella sentenza n° 17 466/2020 ha chiarito come “le rilevazioni della Banca d’Italia hanno l’unico scopo di determinare, sulla base della media registrata, il TEGM e non già di stabilire il paniere del corrispettivo cui tener conto al fine di accertare l ‘usurarietà del compenso, stante che la composizione di esso trova compiuta descrizione nell’art. 644 cod. pen.”. 

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Tribunale di Taranto, 12 agosto 2022, Est. Pensato (ordinanza)

Tribunale di Taranto, 12 agosto 2022, Est. Pensato (ordinanza)

Conto corrente – applicazione art. 1284 c.c. – art. 2033 c.c.

“La fonte dell’obbligo restitutorio non è, quindi, da individuarsi nel contratto e nel suo inadempimento ma nell’assenza di valide pattuizioni ed in tal caso la Suprema Corte (in tal senso Cass. civ. n. 188/2022) ha, di recente, affermato il principio secondo cui gli obblighi restitutori discendenti dalla nullità di un contratto bancario comportano l’applicazione, dalla data della domanda, unicamente degli interessi legali e non di quelli maggiori di cui all’art. 1284 comma 3 c.c., in quanto la fonte dell’obbligo restitutorio non è il contratto ma l’art. 2033 c.c..”

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Tribunale di Cuneo, 1° luglio 2022, n. 633, Est. Ciampa

Tribunale di Cuneo, 1° luglio 2022, n. 633, Est. Ciampa

Conto corrente – saldi di raccordo – accertamento negativo dell’effettivo dare-avere – prescrizione – diritto alla rettifica del conto corrente

“(…) in caso di incompletezza solo parziale della documentazione in parola, il giudice di merito può svolgere un accertamento tecnico contabile al fine di rideterminare il saldo del conto corrente in base a quanto emergente dai documenti prodotti in giudizio, anche se incompleti, mediante un procedimento matematico di rielaborazione dei dati presenti nelle scritture contabili depositate, purché tale incompletezza non alteri significativamente i risultati contabili dell’esame tecnico.

(…)

Rispetto a tale ultimo rapporto – ancora in essere – invece, l’eccezione di prescrizione deve ritenersi logicamente incompatibile con l’azione svolta (accertamento negativo dell’effettivo dare-avere).
Giova a tal fine richiamare il principio recentemente espresso dalla giurisprudenza di legittimità, la quale (con specifico riferimento all’eccezione di prescrizione del diritto alla rettifica del conto corrente ai sensi dell’art. 1827 c.c., comma 2) ha chiarito che: “In tema di pagamenti indebiti effettuati dal correntista, non esiste un diritto alla rettifica di un’annotazione di conto corrente autonomo rispetto al diritto di far valere la nullità, l’annullamento, la rescissione ovvero la risoluzione del titolo che è alla base dell’annotazione stessa, essendo quest’ultima null’altro che la rappresentazione contabile di un diritto, sicché, ove venga accertata la nullità del titolo in base al quale gli interessi sono stati annotati, essendo la relativa azione imprescrittibile ex art. 1422 c.c., la rettifica sul conto può essere chiesta senza limiti di tempo”.

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Tribunale di Firenze, 21 aprile 2022, n. 1160, Est. Castagnini

Tribunale di Firenze, 21 aprile 2022, n. 1160, Est. Castagnini

Conto corrente – domanda accertamento saldo – produzione parziale estratti conto – usura originaria con modifica ex art. 118 TUB – prova ammontare affidamento

“(…), al fine di garantire i principi di economia processuale e ragionevole durata del processo, il giudicante ritiene ammissibile, entro i termini della prima memoria ex art. 183, VI comma n.1 c.p.c., la proposizione della domanda di ripetizione qualora entro tale termine- sia intervenuta la chiusura del conto corrente (…)

(…)

La giurisprudenza di legittimità ha però oramai chiarito che il correntista che agisca per ottenere la declaratoria di nullità di determinate clausole contrattuali, ben può limitare la domanda di ripetizione alle sole somme percepite dalla banca in dipendenza di quelle clausole, limitando la prova al periodo temporale rispetto al quale è stata formulata la domanda. Pertanto, la produzione incompleta di estratti conto non comporta di per sé il rigetto della domanda.

(…)

Nell’ipotesi in cui il tasso originariamente pattuito sia inferiore al tasso soglia al momento della stipula ma, nel momento in cui sia modificato ex art. 118 TUB, risulti superiore al tasso soglia in quel momento applicabile, allora troverà applicazione l’art. 1815, comma 2, c.c., con conseguente azzeramento degli interessi fino a che le parti non abbiano nuovamente pattuito, espressamente o ex art. 118 TUB, un tasso inferiore al tasso soglia.

(…)

E’ invece ammissibile la prova indiretta dell’affidamento purché idonea a dimostrare gli elementi essenziali del fido, ivi inclusa la misura dell’affidamento. In tal caso, risulta fuorviante l’espressione ‘fido di fatto’, in relazione alla quale parte della giurisprudenza anche di legittimità ha mostrato qualche perplessità, ma si può parlare di ‘fido diversamente provato’ o ‘fido da estratto conto’ (in questo senso Tribunale Busto Arsizio, sez. III, 11/02/2021, n. 214).”

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Corte d’Appello di Milano, 29 luglio 2022, n. 2672, Pres. Raineri, Rel. Orsenigo

Corte d’Appello di Milano, 29 luglio 2022, n. 2672, Pres. Raineri, Rel. Orsenigo

Conto corrente – onere prova – valore estratti conto scalari – causale singole operazioni

“Se è vero che gli scalari danno contezza della sequenza dei saldi positivi e negativi, ottenuta raggruppando tutte le operazioni di uguale valuta, è, però, altrettanto certo che tali documenti non offrono l’indicazione degli importi capitali giornalieri, né delle causali delle singole operazioni che invece risultano desumibili dagli estratti conto analitici, in grado di fornire un appropriato riscontro dell’identità e della consistenza delle operazioni poste in essere nel coso del rapporto. Invero, gli estratti conto sono meri documenti riepilogativi del calcolo delle competenze che vengono contabilizzate sul conto corrente e da essi non è possibile desumere, differentemente dagli estratti integrali, l’importo capitale per il giorno esatto di valuta.”

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Corte d’Appello di Torino, 19 luglio 2022, n. 824, Pres. Cortese, Rel. Macagno

Corte d’Appello di Torino, 19 luglio 2022, n. 824, Pres. Cortese, Rel. Macagno

Conto corrente – onere prova – valore estratti conto scalari – distinzione natura rimesse

“(…) l’onere di comprovare la natura ripristinatoria delle rimesse operate, nel periodo attenzionato, non può adempiere a siffatto onere avvalendosi dei soli estratti conto scalari, che non permettono di accertare la natura solutoria (o ripristinatoria) dei movimenti da analizzare. Invero, gli estratti conto a scalare costituiscono solo una parte dell’estratto conto ordinario e hanno la mera funzione riepilogativa del calcolo delle competenze che vengono contabilizzate sul conto corrente. Il riassunto a scalare contiene la sequenza dei saldi (positivi e negativi) ottenuta raggruppando tutte le operazioni con uguale valuta, ovvero rappresenta i conteggi degli interessi attivi e passivi, e non consente di individuare le singole operazioni che abbiano determinato le annotazioni degli interessi e di ricostruire esattamente tutti i movimenti effettuati nell’arco di tempo considerato, che, per contro, è operazione possibile unicamente per il tramite degli estratti conto completi del rapporto.”

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Corte d’Appello di Roma, 26 luglio 2022, n. 5162, Pres. Capizzi, Est. Papoff

Corte d’Appello di Roma, 26 luglio 2022, n. 5162, Pres. Capizzi, Est. Papoff

Conto corrente – conto aperto – legittimazione attiva fideiussione – ordine esibizione ex art. 210 c.p.c.- mancanza contratto affidamento – assenza pattuizione anatocismo

“(…) l’accertamento della nullità delle pattuizioni contrattuali è ammissibile senza preclusioni e, come affermato sempre dalla Cassazione, sussiste il relativo interesse anche nel caso di conto corrente ancora aperto.”

“(…) trattandosi di accertamento di nullità contrattuali, la legittimazione attiva sussiste in capo a chiunque vi abbia interesse e non può negarsi che tale interesse sussista in capo ai soci e ai fideiussori per quanto sopra illustrato.”

“La richiesta di ordine di esibizione della documentazione relativa al conto corrente avrebbe potuto essere accolta nel primo grado giudizio, stante la mancata consegna spontanea da parte della banca che non ha specificamente contestato di avere ricevuto la relativa richiesta ai sensi dell’art. 119 T.U.B., la cui missiva, corredata di ricevuta di spedizione postale, è peraltro stata prodotta in atti.”

“Quanto alla capitalizzazione degli interessi il C.T.U. ha tenuto conto, conformemente alle indicazioni contenute nel quesito, del recente orientamento della Corte di Cassazione, che si ritiene condivisibile, secondo cui il passaggio da un regime di totale assenza di capitalizzazione ad un regime di reciproca capitalizzazione trimestrale degli interessi attivi e passivi comporta un peggioramento delle condizioni contrattuali per il cliente, richiedendo pertanto una sua specifica approvazione che nel caso in esame è mancata (…)”.

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Tribunale di Milano, 13 luglio 2022, n. 6164, Est. Ferrari

Tribunale di Milano, 13 luglio 2022, n. 6164, Est. Ferrari

Conto corrente – anatocismo – indeterminatezza cms – rimesse mai solutorie in costanza di rapporto

“Ne discende che in costanza di rapporto di conto corrente, non potendo configurarsi un credito esigibile per la banca neppure con riferimento al capitale e agli interessi ultra-fido, non possa mai riscontrarsi una rimessa solutoria, idonea a far decorrere il termine prescrizionale dalla data della sua annotazione. La rimessa effettuata dal correntista successivamente a uno scoperto di conto corrente, infatti, opererà quale mera annotazione in conto, destinata a concorrere alla formazione del saldo finale alla data di chiusura del rapporto; nel frattempo, essa non può implicare alcun pagamento, non essendo esigibile da parte della banca il saldo provvisorio del conto, a prescindere da qualsiasi distinzione tra addebiti intrafido e ultra-fido.”

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Tribunale di Torino, 2 maggio 2022, Est. La Manna (ordinanza)

Tribunale di Torino, 2 maggio 2022, Est. La Manna (ordinanza)

Conto corrente – illegittima segnalazione in Centrale Rischi – cancellazione nominativo – periculum in mora in re ipsa

“a seguito di una segnalazione illegittima, il periculum in mora è in re ipsa, di talché si potrebbe anche non provarlo specificamente, atteso che una ingiusta segnalazione produce di per sé un danno al soggetto segnalato, consistente nell’impossibilità di accesso al credito, ed i suoi effetti risultano addirittura permanenti, dovendosi ritenere fatto notorio che una tale segnalazione si riflette in termini latamente negativi sul merito creditizio imprenditoriale, determinando una sorta di reazione negativa a catena del ceto bancario, sì che l’iniziativa di un istituto di credito non può passare inosservata agli altri che, da quel momento in avanti, sono indotti a ritenere che un ulteriore affidamento e la mancata richiesta di rientro determini un rischio neppure giustificabile rispetto ai vertici aziendali

(…)

Alla luce delle considerazioni di cui sopra deve, pertanto, ritenersi fondata la domanda proposta e deve essere ordinato alla convenuta di procurare la cancellazione della segnalazione della ricorrente a sofferenza presso la centrale rischi.”

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Cassazione Civile, 24 giugno 2022, n. 20490, Pres./Rel. Di Marzio (ordinanza)

Cassazione Civile, 24 giugno 2022, n. 20490, Pres./Rel. Di Marzio (ordinanza)

Conto corrente – ripartizione onere probatorio – istanza di esibizione ex art. 210 c.p.c.

“Il diritto spettante al cliente, a colui che gli succede a qualunque titolo o che subentra nell’amministrazione dei suoi beni, ad ottenere, a proprie spese, copia della documentazione inerente a singole operazioni poste in essere negli ultimi dieci anni, ivi compresi gli estratti conto, sancito dall’articolo 119, comma 4, d.lgs. n. 385 del 1993, può essere esercitato in sede giudiziale attraverso l’istanza di cui all’articolo 210 c.p.c., in concorso dei presupposti previsti da tale disposizione, a condizione che detta documentazione sia stata precedentemente richiesta alla banca e quest’ultima, senza giustificazione, non abbia ottemperato”.

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Cassazione Civile, 15 giugno 2022, n. 19298, Pres. De Chiara, Rel. Vella (ordinanza)

Cassazione Civile, 15 giugno 2022, n. 19298, Pres. De Chiara, Rel. Vella (ordinanza)

Conto corrente ante 1992 – forma scritta – art. 1284 c.c. – nullità di protezione

“Può quindi concludersi che, prima dell’entrata in vigore delle norme sulla “nullità di protezione”, dettate a presidio del cd. mercato dei contratti asimmetrici, in caso di violazione della forma scritta nei contratti bancari, la pattuizione di interessi ultralegali era soggetta al requisito stringente della forma scritta ad substantiam imposto dall’art. 1284 cod. civ., la cui violazione comportava l’ordinaria forma di nullità assoluta, con conseguente necessità, ai fini della validità del patto, della sottoscrizione di entrambe le parti, sia pure con atti distinti, purché inscindibilmente connessi, e senza dunque possibilità di ritenere assolto il requisito per il tramite di contratti cd. “monofirma”, secondo il nuovo approccio ermeneutico inaugurato nel 2018 dal massimo organo nomofilattico di questa Corte.”

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Tribunale di Torino, 10 maggio 2022, n. 2012, Est. La Manna

Tribunale di Torino, 10 maggio 2022, n. 2012, Est. La Manna

Conto corrente – pattuizione anatocismo post 2000 – saldo banca – saldo rettificato – rimesse solutorie conto anticipi

“In base a tale tesi qui condivisa per aversi anatocismo dopo l’1/7/2000 è, pertanto, necessaria una modifica contrattuale approvata per iscritto dal correntista.”

(…)

“In conclusione, quindi, deve essere confermato l’orientamento già espresso da questo giudice per cui il saldo di riferimento ai fini della verifica della prescrizione deve essere considerato il saldo banca.

Ciò premesso si evidenzia la correttezza della valutazione operata dal CTU secondo cui per i conti anticipi le rimesse devono essere considerate interamente come solutorie, in quanto il termine di prescrizione decorre dalla data del pagamento senza che possa avere rilevanza la data di chiusura del conto atteso che per il tramite dell’incasso dal terzo o per il tramite delle disponibilità di c/c, si verifica la chiusura della singola operazione creditizia e un pagamento in senso tecnico del debito a differenza di quanto avviene nella nomale operatività del fido per cassa per cui la natura solutoria della rimessa è coerente con i principi espressi dalle SU sopra citate.”

(…)

“In assenza di prova circa l’ammontare del fido accordato, pertanto, le rimesse devono essere considerate come solutorie.”

Testo integrale

Tribunale di Torino, 9 maggio 2022, n. 2003, Est Dughetti

Tribunale di Torino, 9 maggio 2022, n. 2003, Est Dughetti

Conto corrente – mancanza estratti conto intermedi – onere prova – CMS – CDF

“Va osservato che l’azione di accertamento dell’illegittimità delle operazioni effettuate sul conto corrente e la conseguente domanda condanna alla ripetizione di somme che si assumono indebitamente percepite dalla Banca, è stata promossa dalla società correntista, su cui quindi incombeva l’onere di offrire tutta la documentazione necessaria per l’esatta ricostruzione dei rapporti dare/avere tra le parti. L’eventuale carenza dei documenti iniziali o, come nel caso di specie, di quelli intermedi, non può risolversi in un vantaggioso ricalcolo economico a favore della parte che il predetto onere probatorio non ha compiutamente assolto;”

(…)

“Anche con riguardo alle censure circa l’espunzione degli addebiti per CMS, il consulente si è puntualmente attenuto al quesito, osservando che la sola indicazione percentuale, non esauriva gli elementi richiesti, mancando l’indicazione della base di calcolo su cui applicare la percentuale; in ordine alla commissione di disponibilità fondi, oggetto della comunicazione di data 21.10.2009, la modifica di condizioni sottoscritta dal correntista, riportava esclusivamente la percentuale ( 0,5 % ), senza alcuna ulteriore precisazione secondo la previsione di cui al D.L. 185/2008; l’espunzione di tali costi appare quindi operazione corretta.”

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Tribunale di Padova, 22 giugno 2022, n. 1228, Est. Cantelli

Tribunale di Padova, 22 giugno 2022, n. 1228, Est. Cantelli

Conto corrente – apertura di credito – forma scritta – art. 117 tub – cms – indeterminatezza

“(…) va considerato che l’obbligo di forma dei rapporti bancari opera ad esclusivo vantaggio del cliente e questi ben può dare la prova della sussistenza di contratti non regolati da contratto scritto, invocando l’applicazione del tasso sostitutivo previsto dell’art. 117, comma 7, T.U.B.; norma che, infatti, assume un contenuto latu sensu sanzionatorio della condotta dell’intermediario bancario non conforme alle regole di trasparenza poste dalla disciplina di settore.”

(…)

“Quanto alle c.m.s., vi è stata loro espunzione in relazione al medesimo periodo: il contratto di conto corrente prevede infatti tale onere in misura indeterminata, in violazione dell’art. 1346 c.c., da un lato, in quanto difetta l’indicazione della periodicità dell’addebito, dall’altro lato, in quanto manca una chiara descrizione della base di calcolo della commissione, il che impedisce al correntista l’individuazione dell’onere economico da lui assunto per tale voce.”

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Tribunale di Firenze, 7 giugno 2022, n. 1749, Est. Ghelardini

Tribunale di Firenze, 7 giugno 2022, n. 1749, Est. Ghelardini

Contratto Autonomo di Garanzia – violazione divieto anatocismo – opponibilità – conto corrente – valore probatorio staffe

“(…) deve pertanto ritenersi l’ammissibilità delle eccezioni sollevate dai garanti, ancorché attinenti al rapporto principale, in quanto dirette a far valere la nullità totale o parziale del contratto – per difetto di requisito di forma scritta ad substantiam o in relazione alle clausole che prevedono interessi anatocistici e cms – e più in generale l’abusività della richiesta della Banca.”

(…)

“(…) è da escludersi l’efficacia probatoria delle cd. staffe e della rigenerazione archivio, trattandosi di documentazione formata esclusivamente per finalità contabili interne alla banca, senza alcuna garanzia di attendibilità e senza quella specificità e completezza ai fini della prova del credito propria degli estratti conto (…)”.

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Cassazione Civile, 20 giugno 2022, n. 19825, Pres. De Chiara, Rel. Amatore

Cassazione Civile, 20 giugno 2022, n. 19825, Pres. De Chiara, Rel. Amatore

Conto corrente – CMS – solo indicazione misura percentuale – indeterminatezza

“(…) deve considerarsi nulla per indeterminatezza dell’oggetto la clausola che preveda la commissione di massimo scoperto indicandone semplicemente la misura percentuale, senza specificare le modalità di calcolo e di quantificazione della stessa, posto che, in tal caso, il correntista non è, invero, in grado di conoscere quando e come sorgerà l’obbligo di dover corrispondere la suddetta commissione alla banca. Non è perciò legittima una clausola negoziale nella quale la commissione di massimo scoperto viene indicata unicamente mediante una determinata percentuale, senza alcun riferimento al valore sul quale dovesse essere calcolata tale percentuale.”

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Cassazione Civile, 21 giugno 2022, n. 20069 (ordinanza), Pres. Cristiano, Rel. Di Marzio

Cassazione Civile, 21 giugno 2022, n. 20069 (ordinanza), Pres. Cristiano, Rel. Di Marzio

Conto corrente – forma apertura di credito – pattuizione – nullità

“(…) in tema di contratti bancari, l’apertura di credito deve essere stipulata per iscritto a pena di nullità a meno che non sia già prevista e disciplinata nel contratto di conto corrente, stipulato per iscritto, come stabilito dalla delibera C.I.C.R. del 4 marzo 2003, in applicazione dell’art. 117, comma 2, d.lgs. n. 385 del 1993 (Cass. 13 gennaio 2022, n. 926).”

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Cassazione Civile, 20 giugno 2022, n. 19812 (ordinanza), Pres. De Chiara, Rel. Amatore

Cassazione Civile, 20 giugno 2022, n. 19812 (ordinanza), Pres. De Chiara, Rel. Amatore

Conto corrente – apertura di credito – natura rimesse – criteri imputazione pagamenti

“Il principio di cui all’art. 1194 c.c., secondo cui ogni pagamento deve essere imputato prima agli interessi e poi al capitale salvo un diverso accordo con il creditore, postula che il credito sia liquido ed esigibile, atteso che solo questo, per sua natura, produce interessi ex art. 1282 c.c., sicché è inapplicabile al rapporto di conto corrente bancario, nella cui struttura unitaria le operazioni di prelievo e versamento non integrano distinti ed autonomi rapporti di debito e credito reciproci tra banca e cliente, per i quali, nel corso dello svolgimento del rapporto, si possa configurare un credito della banca rispetto a cui il pagamento del cliente debba essere imputato agli interessi. Il suddetto principio è, tuttavia, utilizzabile se al conto acceda un’apertura di credito, ex art. 1842 c.c., ove il correntista abbia effettuato versamenti o su conto cd. scoperto, destinati a coprire un passivo eccedente i limiti dell’accreditamento, o su conto in passivo a cui non acceda l’apertura di credito”.

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Corte d’Appello di Ancona, 15 aprile 2022, n. 502

Corte d’Appello di Ancona, 15 aprile 2022, n. 502

Conto corrente – contratto apertura – monofirma – nullità – restituzione somme corrisposte

“Il difetto di prova della consegna al cliente di copia del contratto sottoscritto ed il difetto di prova del perfezionamento in forma scritta del contratto, comportano l’invalidità del rapporto a norma dell’art. 117 T.U.B., dovendosi di conseguenza espungere dal calcolo del saldo finale tutti gli importi addebitati a titolo di interessi ultralegali, anatocismo trimestrale, cms e spese. (…) La nullità integrale del contratto (per assenza di forma scritta) comporta il ricalcolo del saldo senza applicazione di alcun interesse debitore, neanche sostitutivo (tassi BOT), che va invero applicato nel diverso caso in cui v’è contratto scritto ma manchi la pattuizione del tasso di interesse o il tasso pattuito violi i commi 4 e 6 dell’art. 117 TUB, o sia indeterminato ed indeterminabile.”

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Corte d’Appello di Milano, 30 maggio 2022, n. 1857, Pres. Bonaretti, Rel. Aragno

Corte d’Appello di Milano, 30 maggio 2022, n. 1857, Pres. Bonaretti, Rel. Aragno

Conto corrente – estratti conto – riassunti scalari – inidoneità valore prova domanda attorea

“Sostanzialmente, il correntista è chiamato a dar prova, non soltanto degli avvenuti pagamenti, ma anche dell’assenza, rispetto ad essi, di una valida causa che ne legittimi l’addebito. Questa considerazione consente di comprendere l’inidoneità, ai fini perseguiti, dei riassunti scalari che il primo giudice, diversamente dall’appellante, ha correttamente ritenuto. Se è vero che gli scalari danno contezza della sequenza dei saldi positivi e negativi, ottenuta raggruppando tutte le operazioni di uguale valuta, è, però, altrettanto certo che questi documenti non offrono l’indicazione degli importi capitali giornalieri, né delle causali delle singole operazioni, che invece risultano desumibili dagli estratti conto analitici, in grado di fornire un appropriato riscontro dell’identità e della consistenza delle operazioni poste in atto.”

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Tribunale di Milano, 8 giugno 2022, Quesiti CTU

Tribunale di Milano, 8 giugno 2022, Quesiti CTU

Conto corrente – rideterminazione del saldo – usura – ius variandi – saldo rettificato

Il Tribunale di Milano ammette la CTU contabile su diversi conti correnti richiedendo in particolare l’applicazione del tasso sostitutivo bot, in difetto di valida pattuizione scritta, l’eliminazione della capitalizzazione degli interessi per tutto il periodo analizzato, la verifica dell’usura ad ogni esercizio dello ius variandi e la qualifica delle rimesse solutorie/ripristinatorie anche sulla base del saldo rettificato.

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Cassazione Civile, 18 maggio 2022, n. 16077, Pres. Scotti, Rel. Fidanzia

Cassazione Civile, 18 maggio 2022, n. 16077, Pres. Scotti, Rel. Fidanzia

Conto corrente – usura – CMS – omogeneità – legge primaria – istruzioni Bankitalia

“(…) a prescindere dal rilievo che le Sezioni Unite di questa Corte, nella sentenza n. 16303/2018, con l’elaborazione del predetto meccanismo che fa capo alla CMS soglia, hanno individuato una soluzione che consente di comparare dati omogenei, in ogni caso, non è condivisibile l’affermazione della sentenza impugnata secondo cui costituirebbe elemento imprescindibile ai fini di accertare l’usurarietà del tasso applicato l’omogeneità dei termini di comparazione.

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Tribunale di Lodi, 21 marzo 2022, n. 207, Est. Loi

Tribunale di Lodi, 21 marzo 2022, n. 207, Est. Loi

Conto corrente – onere prova – certificazione ex art. 50 Tub – validità solo nel procedimento monitorio – opposizione a decreto ingiuntivo

“(…) la certificazione ex art. 50 TUB rappresenta un privilegio probatorio di cui la banca può valersi solo in sede monitoria. Infatti, una volta instaurata la fase di merito con l’opposizione a decreto ingiuntivo, incombe sulla banca, attrice in senso sostanziale, l’onere di provare rigorosamente il credito vantato in sede monitoria, producendo in giudizio tutti gli estratti conto integrali dalla data di inizio del rapporto alla chiusura dello stesso, al fine di fornire giustificazione del saldo come dalla stessa calcolato.”

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Tribunale di Terni, 26 aprile 2022, Est. Lorenzini

Tribunale di Terni, 26 aprile 2022, Est. Lorenzini

Conto corrente – contratto apertura conto – usura – cms – oneri collegati al credito

“Per la verifica della usura il CTU ha correttamente verificato il tasso effettivo globale percentuale su base annua pattuito dalle parti e lo ha posto a confronto con il tasso soglia. Giova, sul punto, osservare in diritto che la valutazione della usurarietà dei tassi ai sensi della L. 108/96 va effettuata, in primis, avuto riguardo al momento della pattuizione nonché tenendo in considerazione qualsiasi commissione, remunerazione a qualsiasi titolo e spesa collegata all’erogazione del credito, escluse quelle per imposte e tasse. Dall’ampia formulazione dell’art. 644, comma 4, c.p. discende, difatti, che nella determinazione del tasso di interesse, ai fini della verifica della usurarietà dei tassi, “occorre tener conto, ove il rapporto finanziario rilevante sia con un istituto di credito, di tutti gli oneri imposti all’utente in connessione con l’utilizzazione del credito, e quindi anche della commissione di massimo scoperto, che è costo indiscutibilmente legato all’erogazione del credito” (Cass., n. 28743/2010; Cass., n. 12028/2010).”

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Tribunale di Brindisi, 19 aprile 2022, Est. Marzo

Tribunale di Brindisi, 19 aprile 2022, Est. Marzo

Conto corrente – delibera CICR 9 febbraio 2000 – capitalizzazione interessi creditori – tasso nominale ed effettivo coincidenti

“La previsione, nel contratto di conto corrente stipulato nella vigenza della delib. CICR 9 febbraio 2000, di un tasso di interesse creditore annuo nominale coincidente con quello effettivo non dà ragione della capitalizzazione infrannuale dell’interesse creditore, che è richiesta dall’art. 3 della delibera, e non soddisfa, inoltre, la condizione posta dall’art. 6 della delibera stessa, secondo cui, nei casi in cui è prevista una tale capitalizzazione infrannuale, deve essere indicato il valore del tasso rapportato su base annua, tenendo conto degli effetti della capitalizzazione”

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Tribunale di Teramo, 03 Dicembre 2020, n. 994/2020

Tribunale di Teramo, 03 Dicembre 2020, n. 994/2020

Opposizione a decreto ingiuntivo – Contratto di conto corrente con apertura di credito – Onere della prova a carico della banca in sede di opposizione a decreto ingiuntivo – Mancanza degli estratti conto completi – Revoca del decreto ingiuntivo

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Tribunale di Catania, 23 Ottobre 2019, n. 4199

Decreto ingiuntivo – Conto Corrente – Nullità clausole contrattuali su interessi, cms e capitalizzazione – Nullità fideiussione 1995 – Prova del credito in giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo –  Onere di produzione degli estratti conto da parte della banca opposta

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Tribunale di Trani, 23 Maggio 2019, n. 1275

Conto corrente – Contratto di anticipo fatture – Nullità fideiussioni ante 1999 – Violazione 1284 c.c. – Nullità fideiussione rilevata d’ufficio – Violazione normativa Antitrust – Modello censurato dalla Banca d’Italia – Revoca decreto ingiuntivo

 

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Tribunale di Matera, 29 Luglio 2020, n. 410

Conto corrente – Revoca Decreto ingiuntivo – Nullità ed inefficacia della fideiussione – Rideterminazione dare-avere – Nullità clausole contrattuali – CTU – Violazione normativa antitrust L. 287/1990 – Competenza Tribunale – Schema ABI – Istruzioni banca d’Italia – Onere probatorio banca produzione contratti di accensione del c/anticipi – Eliminazione CMS per mancata indicazione delle modalità di calcolo

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Tribunale di Napoli Nord, 05 Giugno 2020, n. 1130

Rimesse in conto corrente – Ripetizione di indebito – Clausola contrattuale illegittima – Rimessa oggetto della richiesta – Procedimento matematico – Specifica indicazione – Omissione – Atto di citazione – Nullità – Rinvio a perizia – nullità della citazione –  Insanabilità

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Tribunale di Reggio Emilia, 3 Aprile 2020

Contratti bancari – Apertura di credito bancario – Decreto ingiuntivo – Opposizione – Eccezione di interessi ultra legali e commissioni non dovute – Domanda riconvenzionale di ripetizione – Regime probatorio dell’opponente e dell’opposto – Criterio del “saldo zero” – Applicazione – Limiti e condizioni – Rif.Leg. artt. 1284, 1346, 1956, 2033 cc; artt.117, 119 D.lgs 385/1993

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Tribunale di Cagliari, 07 Maggio 2020

Rapporto di conto corrente – Accertamento stato passivo del fallimento – Mancanza del contratto di conto corrente – Storia contabile del rapporto – Contratto derivato mancanza della data certa – Opposizione rigettata ax art. 98 l. fall.

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Corte d’Appello di Catanzaro, 06 Giugno 2020, n. 668

Contratti bancari – Conto corrente di corrispondenza – Onere della prova del fido sul correntista – Modalità – Onere dell’eccezione di prescrizione grava sulla banca – Modalità – Delibera CICR 9 febbraio 2000, art. 7 – Peggioramento delle precedenti condizioni – Sussistenza – Necessità di un nuovo accordo tra le parti

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Tribunale di Palermo, 27 Febbraio 2020, n. 991

Contratto di conto corrente bancario – Opposizione a decreto ingiuntivo – Rettifica segnalazione alla centrale rischi – Rideterminazione saldo finale con CTU – Saldo iniziale negativo da azzerare – Ricalcoli interessi – Esclusione competenze – Criterio del margine – Pronuncia di condanna

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Tribunale di Siracusa, 05 Gennaio 2018, n. 43

Contratto di conto corrente bancario – Contratto di fideiussione – Opposizione a decreto ingiuntivo – Accertamento dei crediti in sede fallimentare –Inesistenza e la nullità dell’accordo sul tasso di interesse, per mancata pattuizione ed omessa consegna di copia del contratto – Illegittima applicazione di tassi individuati mediante rinvio agli usi su piazza – Tassi eccedenti il limite previsto dall’art. 2 della l. 108/1996 – la nullità della clausola di capitalizzazione trimestrale ex art. 1283 c.c. – Ordinanza integrativa al c.t.u.

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Tribunale di Palermo, 17 Febbraio 2020

Contratto di c/c e conti anticipi, un mutuo e un derivato – Mancata esibizione ammette l’esibizione dei contratti a carico della banca – Eccezione prescrizione delle rimesse solutorie – Riconoscimento fido di fatto dai documenti in atti – Esclusione capitalizzazione a partire dall’1.1.2014 – Superamento del TSU riconducibile allo ius variandi con esclusione interessi – Verifica che l’ISC dichiarato coincida con quello effettivo – Verifica collegamento tra mutuo e strumento derivato.

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Tribunale di Catania, 4 Gennaio 2020, n. 10

Rapporto di conto corrente – CTU – Mancanza condizioni contrattuali – Ricalcolo interessi al tasso legale – Esclusione della capitalizzazione degli interessi – Espunzione delle CMS – Verifica del superamento del tasso soglia con le Istruzioni di Bankitalia – Eliminazione “stacco valute” – Prescrizione

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Corte d’Appello di Venezia, 31 Ottobre 2019, n. 4710

Cartolarizzazione crediti bancari – Cessione in blocco con pubblicazione dell’atto di cessione in Gazzetta Ufficiale – Requisiti di individuazione dei crediti ceduti – Necessaria presenza di tutti i requisiti individuati nell’avviso di cessione – Nozione di “causa passiva” – Opposizione a decreto ingiuntivo – Esclusione – Difetto di legittimazione – Inammissibilità dell’appello

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Tribunale di Firenze, 15 Novembre 2019, n. 3447

Rapporti di conto corrente anticipo e ordinario – Eccezione di prescrizione – Nullità della clausola di rinvio all’uso piazza – Clausola di capitalizzazione trimestrale – Illegittimità della CMS – Accertamento della validità delle CDF – Clausole giorni /valuta – CTU

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Tribunale Pisa, 05 Dicembre 2019

Conto Corrente Bancario – Applicazione CMS – Superamento tasso soglia – Spese e commissioni non pattuite – Ricalcolo saldo conto corrente a favore del correntista – Natura solutoria o ripristinatoria delle rimesse – Comportamento secondo buona fede della Banca – Applicabilità – Danno morale per illecita segnalazione CR e illegittima esposizione debitoria – Applicabilità – Difetto di legittimazione ad agire del fideiussore – Insussistenza

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Tribunale di Padova, 29 Novembre 2019

Contratti di apertura di credito con capitalizzazione trimestrale degli interessi successivi alle Istruzioni di Banca d’Italia del luglio 2003 – Obbligo di indicazione tasso annuo effettivo – Sussistenza – Omissione – Nullità della intera clausola sul tasso

Usurarietà pattizia originaria del tasso di interesse su apertura di credito per sommatoria con Cms oltre soglia previa annualizzazione della Cms – Sussiste

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Tribunale di Teramo, 26 Giugno 2019, n. 587

Sussistenza dell’apertura di credito sostenuta dal correntista e mancata specifica contestazione della banca sul punto – Conseguente presunzione della natura ripristinatoria delle rimesse – Non meritevolezza dell’eccezione di prescrizione delle rimesse solutorie anche alla luce delle SS.UU. n. 15895 del 13.06.2019

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Tribunale di Napoli, 24 Maggio 2019, n. 5377

Opposizione a decreto ingiuntivo – Saldi passivi di conto corrente e mutuo – Fideiussione – Contratto autonomo di garanzia – Ricalcolo CTU – Verifica delle condizioni contrattuali – Mancanza di causa del contratto di mutuo – Cessione crediti – Criteri titolarità –

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Tribunale di Patti, 02 Ottobre 2018

Revoca fidi – Sospensione segnalazione Centrale Rischi – Cancellazione segnalazione a “sofferenza” – Violazione dei principi di lealtà e affidamento – Carenza dei requisiti – Insussistenza dei crediti vantati – Mancanza di prova –

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Tribunale di Trani, 10 Settembre 2019, sentenza n. 1968

Rapporto di conto corrente – Invalidità contrattuale – Ripetizione dell’indebito –– Ricostruzione CTU depurazione degli addebiti illegittimi – Decorrenza del termine di prescrizione – Produzione documentale – Principio del saldo zero – Azione di nullità del contratto di mutuo chirografario e di mutuo – Risarcimento del danno

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Tribunale Pescara, 22 Agosto 2019

Contratto di conto corrente con apertura di credito – Onere della prova a carico della Banca in sede di opposizione a decreto ingiuntivo – Il fideiussore può opporre al creditore le eccezioni che spettano al debitore principale – CTU contabile – Rilevazione dell’usura con calcolo del TEG con i criteri di Banca d’Italia – Revoca del decreto ingiuntivo – Trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica

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Tribunale di Torino, 19 Giugno 2019

Conto corrente bancario – Azione di accertamento negativo del saldo – Azione di ripetizione di indebito – Prescrizione – Prova dell’esistenza di rimesse solutorie – Eccezione di prescrizione in assenza dell’estratto integrale – Ricalcolo saldo in assenza dell’estrato conto integrale Delibera CICR 9/02/2000 – Nullità del regime di capitalizzazione trimestrale – Necessità della firma specifica della clausola

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Tribunale di Napoli, 4 Giugno 2019

Conto corrente – Anatocismo e dunque della capitalizzazione composta operata sugli interessi debitori, sulla CMS e sulle spese e per l’effetto condannare la banca alla restituzione, in favore dell’istante-  Azzeramento delle valute – Ricostruzione tasso legale degli interessi attivi e passivi

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Tribunale di Napoli, 4 Giugno 2019

Conto corrente – Anatocismo e dunque della capitalizzazione composta operata sugli interessi debitori, sulla CMS e sulle spese e per l’effetto condannare la banca alla restituzione, in favore dell’istante-  Azzeramento delle valute – Ricostruzione tasso legale degli interessi attivi e passivi

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Tribunale di Velletri, 03 Gennaio 2019

Contratto di conto corrente – Calcolo dei rapporti dare/avere –  Espunzione degli addebiti di oneri ed interessi non dovuti e non contrattualizzati –  Ricalcolo interessi previsti dall’art. 117 TUB –  Azzeramento dei saldi iniziali negativi non giustificati

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Tribunale di Crotone, 24 Gennaio 2019

Opposizione a Decreto Ingiuntivo – CTU –  Conto corrente – Valutazione illegittimo esercizio dello ius variandi, l’illegittima applicazione di commissioni di massimo scoperto, di interessi passivi ultralegali, di interessi anatocistici – Swap – Valutazione violazione degli obblighi informativi imposti dalla legge a tutela degli operatori non qualificati, declaratoria di nullità – Onere produzione documentale

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Tribunale di Napoli, 31 Gennaio 2019

Contratto di apertura di contro corrente – Diritto alla consegna della documentazione contrattuale – Documentazione sintetica – Documentazione analitica – Limitazione temporale – Spese – Modalità di esercizio della richiesta

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Tribunale di Crotone, 10 Marzo 2019

Conto corrente – Ricalcoli CTU –   Inefficacia addebiti per interessi, cms e spese non pattuite – Nullità della predetta clausola per contrasto con il divieto di anatocismo stabilito dall’art. 1283 c.c. – Usura sopravvenuta

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Cassazione Civile, Sez. I, 23 aprile 2019

Conto corrente bancario ante entrata D.L. n. 185 del 2008 – Verifica del superamento del tasso soglia – Separata comparazione del tasso effettivo globale d’interesse praticato in concreto e della commissione di massimo scoperto (CMS) eventualmente applicata – “CMS soglia – Decreti ministeriali  – Metodo del margine

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Cassazione Civile, Sez. I, 24 maggio 2019

Conto corrente  – Diritto di ottenere dalla banca il rendiconto in sede giudiziaria – Prova dell’esistenza del rapporto contrattuale –  Conversione istituto di protezione in strumento di penalizzazione – Richiesta di documentazione libera facoltà e non onere vincolante.

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Tribunale di Teramo, 29 Aprile 2019

Contratto di conto corrente con apertura di credito – Prova del contratto e degli estratti conto – Richiesta ex Art. 119 T.U.B. dell’intera documentazione relativa al rapporto bancario – Istanza di ordine di esibizione ex art. 210 c.p.c.

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Tribunale di Padova, 09 Aprile 2019

Prescrizione quinquennale – Infondatezza – Prescrizione decennale – Conto in attivo – Ripristino integrale della provvista – Inesistenza rimesse solutorie – Anatocismo – Mancata pattuizione e sottoscrizione della clausola di reciprocità degli interessi – Illegittimità Spese – Illegittima applicazione Usura – Formula matematico-finanziaria post 2009 – Irrilevanza Istruzioni di Banca d’Italia – Rilevanza della mera pattuizione – Conto corrente – Tasso superiore alla soglia usura per effetto dello ius variandi – Usura ab origine – Applicazione dell’art. 1815 secondo comma c.c. – Non debenza di tutte le somme pagate – Tramissione atti alla Procura della Repubblica

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Tribunale di Taranto, 01 Marzo 2019

Contratti bancari – Mutuo – Restituzione rateale della somma mutuata – Azione di ripetizione di indebito – Prescrizione – Dies a quo – Pagamento dell’ultima rata- Polizza assicurativa connessa al mutuo – Prova dell’obbligatorietà a carico del mutuatario – Computabilità del premio nel calcolo del TAEG

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Tribunale di Ancona, 07 Marzo 2019

Contratti bancari – Conto corrente – Azione di ripetizione di somme indebitamente versate alla banca – Eccezione di prescrizione – Prova contraria: esistenza di contratto affidato – Contratti stipulati ante L.152/92 – Anatocismo- Commissione di massimo scoperto – Calcolo dell’indebito

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Tribunale di Pavia, 28 Gennaio 2019

Conto Corrente – Rimesse solutorie – Diritto alla ripetizione – Eccezione di prescrizione ultradecennale – Anatocismo – Interessi creditori e debitori –  Commissione di massimo scoperto – Remunerazione immediata disponibilità di fondi – Tasso soglia d’usura – Commissione Massimo scoperto media – Interessi Moratori – TEGM maggiorato di 2,1%

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Tribunale di Padova, 09 Novembre 2018

Contratti bancari – Conto corrente – Sensibile differenza tra tasso creditore e tasso debitore – Anatocismo – Esclusione – Usura sopravvenuta – Irrilevanza – Necessità di valutazione delle variazioni contrattuali – Sussiste

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Corte Appello Bologna, 26 Novembre 2018

Contratto di conto corrente con apertura di credito – Rigetto dell’eccezione di prescrizione decennale avanzato dalla Banca – Mancanza di indicazione ad opera della Banca dei pagamenti con funzione solutoria – Rigetto dell’appello proposto dalla Banca

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Tribunale di Cremona, 22 Ottobre 2018

Conto Corrente – Prescrizione singoli versamenti – Fido di fatto – Inesistenza contratto di apertura di credito – Mancata pattuizione di tassi di interesse – Violazione art. 117 comma 4 T.U.B. – Applicazione tasso sostitutivo ex art. 117 comma 7 T.U.B. – CMS – Illegittimità – Mancata indicazione dei criteri di calcolo – Contratto di mutuo – Usura ab origine– Concreta applicazione compenso per estinzione anticipata – Inserimento nel TEG – Applicazione dell’art. 1815 secondo comma c.c. – Restituzione di tutti gli interessi pagati

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Tribunale Varese, 22 Ottobre 2018

Contratti bancari – Mutuo fondiario – Destinazione somme – Usura – Sommatoria interessi corrispettivi e moratori – Esclusione – Interessi moratori – Contratto di conto corrente – Contratto monofirma – Validità – Fideiussione omnibus – Rinuncia eccezioni – Natura – Contratto autonomo di garanzia

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Tribunale Padova, 31 Agosto 2018

Contratti bancari – Conto corrente – Ripetizione di indebiti – Affidamento – Prova – Produzione del contratto – Prova raggiungibile aliunde – Eccezione di prescrizione – Onere della banca di indicare in modo analitico le rimesse solutorie – Esclusione

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Corte d’Appello di Ancona, 29 Agosto 2018

Contratto di conto corrente con apertura di credito – Rigetto dell’eccezione relativa alla mancata contestazione degli estratti conto periodici – Illegittimità tout court interessi anatocisti ed illegittimità interessi ultralegali non concretamente determinati – Non si devono computare le commissioni di massimo scoperto in mancanza di espressa pattuizione – Rigetto dell’appello avanzato dalla Banca

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Tribunale di Pescara, 24 Agosto 2018

Contratto di conto corrente con apertura di credito – Onere della prova a carico della banca in sede di opposizione a decreto ingiuntivo – Mancanza del contratto di apertura del conto corrente e di tutti gli estratti conto completi – Revoca del decreto ingiuntivo – Condanna a rimborsare le spese di lite

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Tribunale di Pescara, 22 Agosto 2018

Contratto di conto corrente con apertura di credito – Onere della prova a carico della banca in sede di opposizione a decreto ingiuntivo – Mancanza di tutti gli estratti conto completi – Il fideiussore può opporre al creditore tutte le eccezioni “di merito” che spettano al debitore principale – Revoca del decreto ingiuntivo.

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Tribunale di Pescara, 02 Luglio 2018

Conto corrente con apertura di credito – Computo di C.M.S. e valute – Onere della prova a carico della banca in sede di opposizione a decreto Ingiuntivo ed applicazione del criterio del c.d. saldo a zero – Espletamento di C.T.U. contabile con ordinanza istruttoria e relativo quesito

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Cassazione Civile, Sez. I, 09 Luglio 2018

Rapporto di apertura di credito in conto corrente – Ripetizione somme non dovute per interessi eccessivi e illegittima capitalizzazione anatocistica – Natura ripristinatoria delle rimesse – Eccezione di prescrizione e prova dei fatti che ne costituiscono il fondamento

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Tribunale di Sondrio, 22 Giugno 2018

Contratti bancari – Conto corrente – Estratto conto – Mancata contestazione – Modifica unilaterale condizioni contrattuali – Comunicazione in calce all’estratto conto – Verifica superamento soglie usura – Onere della prova – Produzione decreti ministeriali trimestrali – Commissione massimo scoperto

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Tribunale di Chieti, 21 Giugno 2018

Conto corrente bancario – Azione di ripetizione indebito – Rideterminazione saldo – Onere della prova  – Natura solutoria e ripristinatoria delle rimesse – Necessarietà della forma scritta ad substantiam – Natura di affidamento del castelletto di sconto – Esclusione

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Tribunale di Latina, 19 Giugno 2018

Contratto di conto corrente con apertura di credito – Rigetto dell’eccezione di prescrizione avanzata dalla Banca – Mancanza di indicazione ad opera della Banca dei pagamenti con funzione solutoria – Illegittimità degli interessi anatocistici – Condanna della Banca alle restituzione delle somme illegittimamente addebitate e liberazione dei fideiussori

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Cassazione Civile, Sez. Unite, 20 giugno 2018

Conti Correnti – Commissioni di Massimo Scoperto – Usura – Computabilità ai fini della verifica del superamento del tasso soglia – CMS Media – CMS Soglia

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Il commento alla sentenza dell’Avv. F. Roli che verrà fatto online e in diretta il 4 LUGLIO 2018 alle ore 17.30 durante la lezione di luglio di Reveles Ius.

 

Durante la lezione, dal titolo: CMS nel calcolo del TEG: la decisione delle Sezioni Unite” l’Avv. F. Roli esaminerà la sentenza e ti darà indicazioni pratiche su come andrà verificata l’usura nei contratti dei tuoi clienti d’ora in avanti e su come gestire le tue pratiche, quelle future e soprattutto quelle che hai in ballo al momento e che hai preso in carico prima di questa decisione.

 

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Corte d’Appello di Bari, 21 Maggio 2018

Accertamento negativo di un credito bancario – Onere della prova a carico della Banca convenuta – Rielaborazione conto corrente – Disponibilità parziale degli estratti conto – Presunzione di veridicità ed esattezza del saldo passivo intermedio più risalente

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Tribunale di Catania, 27 Aprile 2018

Contratti bancari – Giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo fondato su estratto conto certificato conforme alle scritture contabili ex articolo 50 TUB – Richiesta di concessione della provvisoria esecutorietà ex articolo 648 del codice di procedura civile – Rigetto alla luce dei motivi portati dall’opposizione – Ammissibilità

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Corte d’Appello di Brescia, 27 Marzo 2018

Contratti bancari – Conto corrente di corrispondenza – Domande di nullità ex artt. 1418-1419 c.c. e di ripetizione d’indebito ex art. 2033 c.c. – Onere di produzione a carico del correntista ex art. 2697 c.c. – Rilevabilità d’ufficio della nullità contrattuale ex art. 117, 3° c. D. Lgs. n. 385/93 – Usura (art. 644 c.p. e L. n. 108/96) – Onere della prova a carico del correntista – Verifica – Formula di cui alle Istruzioni della Banca d’Italia per la rilevazione del tasso effettivo globale medio ai sensi della legge sull’usura

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Tribunale di Massa, 21 Dicembre 2017

Apertura di credito in c/c – Anatocismo – Necessità della approvazione scritta specifica – Usura bancaria – No onere di allegazione dei D.M. recanti le soglie d’usura – Formula di calcolo del TEG – Ordinaria formula del tasso d’interesse – Prescrizione – Prova dell’esistenza del fido – Fido per facta concludentia

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Tribunale di Pavia, 07 Febbraio 2018

Contratti bancari – Apertura di credito in conto corrente – Anatocismo bancario nei contratti “uso piazza” anteriori alla delibera CICR 9.2.2000 – Illegittimità – Ricalcolo degli interessi senza operare alcuna capitalizzazione – Prova della pubblicazione dell’adeguamento alla delibera CICR 9.2.2000 in G.U. e comunicazione al correntista – Necessità – Prova della pattuizione di nuova regolamentazione degli interessi – Necessità – Modifica dell’azione di accertamento negativo in azione di condanna a seguito di chiusura del rapporto di c/c in corso di causa – Validità contratto mono-firma

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